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LA RICCHEZZA NON FINANZIARIA IN ITALIA: DATI ISTAT 2017

“La ricchezza non finanziaria in Italia” (Comunicato Stampa, 01 febbraio 2019) “La ricchezza non finanziaria in Italia. Stima del valore delle principali attività non finanziarie per settore istituzionale” (Anni 2001-2017)


ISTAT – ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
https://www.istat.it/


ISTAT Link al COMUNICATO STAMPA

ISTAT Link al REPORT


 

ISTAT ha recentemente pubblicato un report sulla ricchezza non finanziaria in Italia.

La ricchezza non finanziaria esprime il valore delle attività patrimoniali, materiali e immateriali, detenute dai settori istituzionali delle Società non finanziarie, Società finanziarie, Amministrazioni pubbliche, Famiglie e Istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (ISP). 

Nel 2017 il valore dello stock di attività non finanziarie possedute dall’insieme dei settori istituzionali in Italia era pari a circa 9.505 miliardi di euro. Lo stock di attività non finanziarie è costituto per il 60% da immobili residenziali e per il 24% da immobili non residenziali. Gli altri beni di capitale fisso, materiale e immateriale, rappresentano meno del 10%. Le scorte pesano circa il 4%, i terreni coltivati meno del 3% del totale.

È continuata a crescere la quota del patrimonio residenziale detenuto dalle famiglie, che nel 2017 rappresentava più del 92% del valore residenziale complessivo, di cui 81% relativo alle unità residenziali utilizzate come abitazione principale o seconde case e 11% costituito da unità detenute dalle famiglie prevalentemente a scopo di investimento e di attività di locazione.

La discesa dei prezzi sul mercato immobiliare residenziale, che prosegue dal 2012, ha indotto una ulteriore contrazione del valore della ricchezza abitativa (-1,4% in media annua nel periodo 2011-2017). Tale dinamica, tuttavia, risulta in rallentamento: -0,8% nel 2017, da -1,3% nel 2016.

Il patrimonio non residenziale era detenuto per circa il 55% dalle società non finanziarie, per circa il 30% dalle famiglie produttrici e per l’11% dalle amministrazioni pubbliche. 

Nel 2017 lo stock degli altri beni di capitale fisso diversi dagli immobili era detenuto per circa il 76% dalle società non finanziarie, per quasi il 14% dalle amministrazioni pubbliche e per il 10% dalle famiglie. Le società non finanziarie erano anche proprietarie del 93% delle scorte. 

Lo stock di terreni coltivati era per quasi il 90% di proprietà delle famiglie.

Negli ultimi due anni si è osservata una leggera ripresa del valore dello stock di beni durevoli delle famiglie, dopo la contrazione registrata nel triennio precedente.