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IVASS PUBBLICA IL BOLLETTINO STATISTICO SUL REPORTING SOLVENCY II, CON DATI AL 30 GIUGNO 2018

“Il Reporting Solvency II” (Comunicato Stampa del 14 febbraio 2019) “Il reporting Solvency II: dati al 30 giugno 2018” (Bollettino Statistico, Anno VI – n. 2, febbraio 2019)


IVASS – ISTITUTO DI VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI
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IVASS Link al COMUNICATO STAMPA

IVASS Link al BOLLETTINO STATISTICO



IVASS ha recentemente pubblicato il Bollettino Statistico n. 2, febbraio 2019, contenente i dati tratti dal reporting Solvency II riferiti al 30 giugno 2018.

Il Bollettino contiene informazioni su attivi, investimenti, riserve tecniche e solvibilità di imprese e gruppi assicurativi nazionali raccolte secondo i criteri di valutazione e compilazione previsti a livello europeo dalla normativa Solvency.

Tra i principali risultati si evidenzia che:

  • gli investimenti delle imprese (a livello individuale) presentano una riduzione della quota di titoli di Stato dal 52,2% del primo semestre 2017 al 51,3%. L’impiego in titoli di Stato italiani è rimasto pressoché inalterato al 43,8%. Le obbligazioni societarie sono leggermente diminuite dal 20,6% al 20,2%, mentre le quote di OICVM si sono incrementate dal 10,2% al 11,6%. Aumentano gli impieghi in titoli di Stato e in obbligazioni con una migliore classe di rating;
     
  • le riserve tecniche sono riferite per il 93% ai rami vita e per il restante 7% ai rami danni; esse risultano in crescita del 3,6% per il comparto vita rispetto al primo semestre 2017 e in riduzione del 5,4% per i rami danni. Nel vita, le riserve relative alle polizze index e unit linked (ramo III) si sono apprezzate del 7,5%, quelle with profit (ramo I) del 3%. Nei singoli rami danni la variazione negativa riguarda i rami r.c. auto (-5%) e r.c. generale (-9%); la riserva delle coperture incendio e altri danni ai beni è rimasta invariata;
     
  • l’SCR ratio (rapporto fra fondi propri e requisito patrimoniale di solvibilità) individuale mediano delle imprese italiane – pari a 226% – è superiore al ratio del requisito mediano europeo (215%). Al 30 giugno 2018 si è arrestato l’incremento del valore mediano del ratio del SCR italiano, tenuto conto che si è riportato al valore relativo al primo semestre 2017. Anche i fondi propri si sono ridotti al livello evidenziato al giugno 2017, ma sono oggi costituiti da attivi di migliore qualità (Tier 1 e 2).