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🇮🇹 Mercato finanziario, PMI

INCENTIVI FISCALI ALL’INVESTIMENTO IN EQUITY PER LO SVILUPPO E LA QUOTAZIONE DELLE PMI: UN QUADERNO GIURIDICO CONSOB

“Nuovi strumenti di politica industriale per lo sviluppo e la quotazione delle PMI” QUADERNI GIURIDICI, N. 18 (dicembre 2018)

S. ALVARO, S. CASELLI, D. D’ERAMO


CONSOB – COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA
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CONSOB ha recentemente pubblicato un Quaderno Giuridico dedicato al tema degli strumenti per lo sviluppo e la quotazione delle PMI in Italia.

Le piccole e medie imprese costituiscono l’ossatura del sistema economico e produttivo italiano, rappresentando il 99,9% del numero totale delle imprese sul territorio nazionale.

La dimensione aziendale ridotta e la natura familiare della proprietà hanno spesso reso gli imprenditori restii ad aprire il capitale all’ingresso di nuovi soci finanziatori o a reperire fondi sul mercato di Borsa o presso investitori istituzionali, tanto che oggi l’Italia risulta essere uno dei Paesi avanzati in cui la Borsa è meno rappresentativa del tessuto produttivo e industriale.

Un dato che consente di cogliere chiaramente il differenziale di sviluppo del mercato dei capitali è dato dal rapporto tra capitalizzazione di Borsa e PIL. Con riferimento al 2017, tale rapporto ha assunto un valore pari al 128% nel Regno Unito, al 100% in Francia, al 58% in Germania e al 37% in Italia.

Lo studio  - muovendo dalla considerazione che, negli ultimi anni, il legislatore italiano ha già posto in essere una serie di misure fiscali utili allo sviluppo delle imprese (le norme sui mini-bond, sui PIR, sull’ACE, sul credito d’imposta per la ricerca, sui patent box) -  traccia un disegno sistematico per quanto attiene agli incentivi fiscali collegati all’investimento in equity, nel presupposto che esso possa rappresentare il naturale complemento per l'identificazione di una catena del valore completa e riequilibrata a favore di forme  - oggi sottoutilizzate ma decisive -  quali il mercato di Borsa e dei capitali più in generale.

Tale disegno - che segue in qualche modo la traiettoria tracciata da Paesi quali il Regno Unito e gli Stati Uniti - mira a incentivare in maniera strutturale l’intera “catena del valore” che collega gli equity investor (sia private equity investor che investitori retail e business angels) al processo di quotazione e di permanenza nel listino, dapprima individuando i soggetti coinvolti e interessati a un incentivo fiscale (fondi di private equity, banche, merchant banks, intermediari creditizi non bancari, persone fisiche e investitori istituzionali) e, poi, i diversi stadi della catena di valore (pre-quotazione, quotazione, grace period post IPO e fase di quotazione post grace period).