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EUROPEAN COURT OF AUDITORS (ECA): REPORT SUL RISCHIO ALLUVIONE IN EUROPA E SULLA “FLOODS DIRECTIVE”

“EU Floods Directive 2007 had positive effects overall, but planning and implementation now need improvements, warn auditors” (PRESS RELEASE, 20-Nov.-2018) “SPECIAL REPORT no 25/2018 - Floods Directive: progress in assessing risks, while planning and implementation need to improve”


ECA - EUROPEAN COURT OF AUDITORS
https://www.eca.europa.eu/


ECA - Link alla PRESS RELEASE

ECA - SPECIAL REPORT No. 25/2018

ECA - Link alla WEBPAGE DI PRESENTAZIONE


 

Il 20 novembre,  ECA  (European Court of Auditors) ha pubblicato un report dedicato  alla Direttiva europea in materia di rischio alluvione (Floods Directive)(1) nell’intento di fornire una panoramica dei progressi realizzati nell’ambito della valutazione dei rischi e di identificare gli aspetti da migliorare.

Si legge nel report che la frequenza di tali eventi catastrofali è aumentata, in Europa, a partire dalla metà degli anni Ottanta. Il cambiamento climatico rappresenta un fattore aggravante, che innesca mutamenti nella tipologia degli eventi metereologici, nelle precipitazioni, negli innalzamenti del livello del mare; tutto ciò si traduce in una maggiore frequenza e gravità delle inondazioni.

In risposta alla crescente incidenza dei fenomeni in questione, l'UE ha adottato nel 2007 la “Floods Directive”, in merito alla cui azione il report ECA ha riscontrato effetti nel complesso positivi.  Gli Auditors indicano, tuttavia, che la realizzazione delle misure di flood prevention è caratterizzata da carenze nell'ambito dell’allocazione dei finanziamenti.

Gli Stati membri dell’Unione, inoltre, hanno iniziato a realizzare concretamente piani specifici per la  gestione del rischio  alluvione (Flood Risk Management Plans) ma – secondo il  report –  sono necessarie migliorie, mentre resta aperta  la cruciale sfida di integrare maggiormente nel flood risk management  fattori fondamentali quali il cambiamento climatico, l’assicurazione contro il rischio alluvione e una corretta pianificazione dell’utilizzo del suolo.

La maggior parte degli Stati membri ha utilizzato l'analisi costi-benefici al fine di ottenere i maggiori vantaggi dalla realizzazione di progetti per il contenimento del rischio alluvioni. Gli  Auditors, tuttavia,  hanno riscontrato diverse  carenze: ad esempio,  scarsa attenzione nei confronti delle infrastrutture “verdi” (che rappresentano un mezzo economicamente efficiente per ridurre i rischi di alluvione) e ampio utilizzo di dati storici, che rischiano di non riflettere adeguatamente le condizioni meteorologiche future o i potenziali mutamenti nella frequenza e gravità delle alluvioni.

Nel report ECA sono contenute diverse “raccomandazioni”:

  • nell’ambito dei flood risk plans, verificare che gli Stati membri identifichino  obiettivi quantificabili e realizzabili a breve termine e valutare se siano state considerate opportune risorse finanziarie per coprire i fabbisogni derivanti dai piani;
     
  • cofinanziare le misure da  realizzare sulla base di criteri obiettivi e pertinenti (analisi costi-benefici e  –  se del caso – valutazione degli impatti transfrontalieri);
     
  • monitorare l’effettivo rispetto delle norme della “Water Framework Directive”;
     
  • ogniqualvolta gli Stati membri richiedano fondi europei per la realizzazione di nuove infrastrutture di contrasto al rischio alluvione, verificare se sia stata esaminata la possibilità di attuare misure “verdi”;
     
  • verificare che i Flood Risk Management Plans degli Stati membri includano misure e strumenti necessari a migliorare le conoscenze e a comprendere l'impatto dei cambiamenti climatici, per una più efficace gestione del rischio di alluvione;
     
  • verificare se gli Stati membri abbiano programmato azioni per sensibilizzare l'opinione pubblica sui benefici dell'assicurazione contro il rischio alluvione;  controllare, altresì, che gli Stati UE abbiano utilizzato i loro Flood Risk Management Plans per valutare la misura in cui le norme per la  pianificazione dell'uso del suolo siano state adeguatamente progettate e vengano effettivamente applicate in aree a rischio alluvione.
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(1) Sulla Direttiva in questione, si veda: “Pubblica consultazione della Commissione UE sulla Water Framework Directive”, in Panorama Assicurativo n. 181, novembre 2018 (Sezione “UNIONE EUROPEA”).
http://www.panoramaassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=40106&est=1