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ACRI-IPSOS: INDAGINE 2018 SUGLI ITALIANI E IL RISPARMIO. FOCUS SU ETICA E SVILUPPO

“Etica del risparmio e sviluppo. 94ª Giornata Mondiale del Risparmio” (31 ottobre 2018)


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ACRI – Associazione delle Casse di Risparmio – ha pubblicato, in occasione della 94a Giornata Mondiale del Risparmio, tenutasi il 31 ottobre scorso, la nuova edizione dell’indagine sul risparmio degli italiani, realizzato in collaborazione con IPSOS(1). L’indagine si basa su circa 1.000 interviste telefoniche presso un campione rappresentativo della popolazione italiana.

I risultati sono suddivisi in due macroaree: la prima, comune a tutte le rilevazioni (dal 2001 al 2018), consente di delineare quali siano oggi l’atteggiamento e la propensione degli Italiani verso il risparmio, evidenziando i cambiamenti rispetto al passato; la seconda, focalizzata sul tema specifico della Giornata, che per il 2018 è “Etica del risparmio e sviluppo”.

Dall’indagine emerge innanzitutto che gli italiani stanno vivendo una fase di incertezza. Consapevoli di elementi di miglioramento rispetto al passato, sperano in una situazione più positiva per il futuro, anche se in maggioranza ritengono che la crisi durerà ancora qualche anno. In tale contesto la tensione al risparmio rimane molto forte, con segnali di ulteriore rafforzamento, soprattutto in un’ottica cautelativa. Cresce anche il valore sociale che al risparmio viene attribuito: l’80% degli italiani ritiene, infatti, che sia utile per lo sviluppo sociale e civile del Paese.
Le prospettive dell’Italia sembrano fortemente legate all’Europa: ad esempio, sempre più italiani sono convinti che – in una prospettiva di medio periodo – rimanere nell’euro sia la scelta più idonea (il 56% ritiene che sarà un vantaggio, contro il 29% che preferirebbe non avere l’euro in futuro).

Dall’indagine emerge poi che 8 famiglie su 10 riuscirebbero a far fronte a una spesa imprevista di 1.000 euro con risorse proprie (il 78%, dato in calo di 2 punti percentuali rispetto al 2017); ma se la spesa imprevista fosse maggiore, ad esempio 10.000 euro (ossia un furto d’auto, una complessa operazione dentistica, la sistemazione di un tetto o una cartella esattoriale non attesa), potrebbe farvi fronte con le sole proprie forze poco più di 1 famiglia su 3 (il 36%, 2 punti percentuali in più rispetto al 2017).

Per quanto riguarda gli investimenti, la preferenza degli italiani per la liquidità è sempre elevata e riguarda il 62% del campione, in lieve calo rispetto al 67% del 2017. Aumenta chi desidera investire una parte minoritaria dei propri risparmi, che passa dal 22% al 26%. Costanti coloro che ne investono la maggior parte (7%), mentre il 5% non si esprime.
Quanto al possesso di strumenti finanziari, rispetto al 2017 la situazione è sostanzialmente costante: stabile la quota dei possessori di certificati di deposito e di obbligazioni (8%, come l’anno passato), di assicurazioni sulla vita/fondi pensione (25%, come nel 2017), di buoni postali (10%, come nel 2017), mentre calano lievemente i fondi di investimento (12%, 1 punto percentuale in meno rispetto al 2017) e diminuiscono i libretti di risparmio (18%, 5 punti in meno) e il numero di correntisti (81%, -3 punti).

 

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(1) Per l’edizione precedente, si veda: “ACRI-IPSOS: indagine sul risparmio degli italiani”, in Panorama Assicurativo n. 170, dicembre 2017 (Sezione “STATISTICHE”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=39187&est=1