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E’ DI 1.800 MILIARDI DI DOLLARI IL “PROTECTION GAP” IN CAMPO SANITARIO IN ASIA

“Closing Asia’s USD 1.8 trillion health protection gap” (WEBPAGE DI PRESENTAZIONE, 05.10.2018) “The health protection gap in Asia: a modelled exposure of USD 1.8 trillion”


SWISS RE INSTITUTE
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Una  recente  pubblicazione della serie “Expertise” di Swiss Re Institute analizza il gap di protezione  contro i rischi della salute in Asia, che si attesta a circa 1.800 miliardi di dollari.
Tale  gap è costituito dalla somma di due componenti: lo "shock" rappresentato dalle spese sanitarie sulle finanze delle famiglie e l'incidenza delle persone che rinunciano ai trattamenti sanitari per motivi economici. Per stimare il gap, Swiss Re Institute ha intervistato oltre 16.000 consumatori in 12 mercati del Continente (Cina, Hong Kong, India, Indonesia, Giappone, Malesia, Filippine, Singapore, Repubblica di Corea, Taiwan, Tailandia e Vietnam).

La maggior parte del divario stimato – 1.400 miliardi  di dollari  –  proviene dai Paesi “emergenti” dell’area (Cina, India, Indonesia, Malesia, Filippine, Tailandia e Vietnam). Ciò è determinato dalla grande popolazione, dal basso reddito disponibile, dalle alte spese mediche e dai bassi livelli di diffusione dell'assicurazione sanitaria.  In questi Paesi, le spese “vive” dell'assistenza sanitaria erodono –  secondo i risultati del sondaggio  –  quasi il 18% delle entrate nette delle famiglie e oltre la metà di tale spesa rappresenta una fonte di stress finanziario.

Il  gap di protezione sanitaria è  più ampio in Cina (805 miliardi di dollari); seguono  India (369 miliardi) e Giappone (218 miliardi). Le grandi popolazioni che caratterizzano questi Paesi e i più bassi livelli di reddito aggregati sono le cause del gap  in Cina e in India.   In Giappone, nella Repubblica di Corea e negli altri mercati “maturi” della regione, invece,  i gap sono motivati dalle dimensioni della popolazione e dai maggiori costi dell'assistenza sanitaria.

Il gap meno elevato si riscontra  in Tailandia, dove l’offerta di assistenza sanitaria  - attraverso un sistema sanitario “universale” e sovvenzionato -  ha portato il Paese ad avere una spesa sanitaria a carico dei cittadini fra le più basse nella regione considerata.

In assenza di misure correttive, si prevede che il divario di protezione della salute in tutta l'Asia possa ampliarsi nei prossimi anni, dato l’invecchiamento demografico e l’elevata crescita dell'inflazione sanitaria rispetto ai redditi medi.