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“ASSET INSULATORS”: BENEFICI ECONOMICI E COLLETTIVI DEL RUOLO DEGLI ASSICURATORI COME INVESTITORI DI LUNGO TERMINE

“Asset Insulators” (agosto 2018)

Gabriel CHODOROW-REICH, Andra GHENT, Valentin HADDAD


SCHOLARS AT HARVARD
https://scholar.harvard.edu/


HARVARD Link al PAPER


 

Gli Autori partono dalla considerazione che alcuni intermediari finanziari possano agire come “asset insulators”, ossia come istituzioni che detengono attività a lungo termine al fine di proteggere i loro bilanci dalle conseguenze degli andamenti dei mercati finanziari.

Le imprese di assicurazione vita esemplificano bene una strategia di “isolamento” degli attivi: gli assicuratori, infatti, detengono attività illiquide e rischiose per lunghi intervalli temporali, indirizzano  - in genere -  gli acquisti verso attivi che sono valutati dal mercato al di sotto del loro valore di lungo periodo e hanno passività stabili che possono sostenere una strategia di “isolamento”.

L’obiettivo degli Autori è quello di studiare il comportamento delle istituzioni che operano come “insulators” e verificare, tramite apposito test, la loro presenza.

Per affrontare il problema, viene introdotto il concetto di “pass-through”  ("trasferimento"), ossia la variazione del valore del capitale di un’impresa al variare del valore degli attivi sul mercato finanziario.
Utilizzando dati dettagliati sui singoli titoli detenuti da imprese di assicurazione vita negli Stati Uniti, gli Autori stimano che – non considerando il periodo della crisi finanziaria (2008-2009) – il capitale proprio di un assicuratore diminuisca di appena 15 centesimi a seguito di un calo di un dollaro nel valore di mercato delle sue attività. Durante la crisi, invece, il pass-through sale a circa 1.

La tesi degli Autori interpreta il pass-through più alto durante la crisi come risultato del deterioramento della salute finanziaria delle imprese assicuratrici, che minaccia la loro capacità di agire come investitori di lungo termine. Questo aumento nel pass-through si è verificato proprio in una fase – quella della crisi finanziaria – in cui vi erano le maggiori opportunità di investimento per un’istituzione che svolge il ruolo di “asset insulator”. Tuttavia, mentre gli assicuratori hanno perso la capacità di “isolare” al margine, l'isolamento dell'intero bilancio ha impedito la distruzione di quasi 50 miliardi di dollari di capitale nel settore finanziario in un momento cruciale per il sistema.

I risultati dell’analisi descrivono un insieme di istituzioni che creano valore per gli azionisti attraverso la loro capacità di detenere attività rischiose e illiquide per lunghi intervalli di tempo. Accertare se queste istituzioni creino anche valore sociale richiede la risposta a ulteriori quesiti.

Da una parte, la funzione di “asset insulator” suggerisce un ruolo stabilizzante per queste istituzioni, piuttosto che un ruolo amplificatore dei movimenti di mercato che a volte viene loro attribuito. Proposte volte a regolamentare in modo rigido gli investimenti detenuti dagli assicuratori potrebbero pregiudicare questa funzione.
Dall'altra parte, la correlazione tra l'illiquidità del mercato e la salute del settore finanziario rendono la funzione di “isolamento” degli asset più fragile proprio quando è più preziosa.
Infine, non sono considerati nel lavoro i vantaggi collettivi derivanti dalla presenza di volumi molto elevati di attivi negoziati sui mercati finanziari, ad esempio la trasparenza dei prezzi e la liquidità delle transazioni.