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🇺🇸 Catastrofi naturali

PRIME STIME SU EFFETTI E CONSEGUENZE DELL'URAGANO FLORENCE

“Hurricane Florence Will Jolt Re/Insurers, But Losses Likely Will Be Manageable” (STANDARD&POOR'S) “Why Climate Change and Hurricane Stalls Mean Flooding Rain” (AIR WORLDWIDE, 13th Sep. 2018) “Hurricane Florence” (Guy Carpenter, GC CAPITAL IDEAS - 18th Sep. 2018) “USD15bn Florence losses could support P&C pricing, says Morgan Stanley” (REINSURANCE NEWS, 17th Sep. 2018)


S&P - STANDARD & POOR’S GLOBAL RATINGS
https://www.spglobal.com/marketintelligence/en/index

AIR WORLDWIDE
http://www.air-worldwide.com/

Guy Carpenter, GC CAPITAL IDEAS
http://www.gccapitalideas.com/


S&P Link al DOCUMENTO (richiesta registrazione)

AIR WORLDWIDE Link al DOCUMENTO (13.09.2018)

GC CAPITAL IDEAS Link allARTICOLO (18.09.2018)

REINSURANCE NEWS Link allARTICOLO (17.09.2018)


 

Diverse società di risk modeling hanno elaborato le prime indicazioni e stime sugli effetti dell’uragano “Florence”, abbattutosi sugli Stati Uniti lo scorso 14 settembre.

Guy Carpenter riporta - in particolare -  un bilancio di 25 vittime e  un numero ancora imprecisato di dispersi, consistenti danni da inondazione (soprattutto nel North Carolina), mancanza di energia elettrica a più di 500.000 abitazioni. Nello stesso report  vengono anche indicate alcune prime stime degli oneri legati alla catastrofe:  2,5 miliardi di danni  assicurati secondo Karen Clark&Co., mentre Moody’s indica un ammontare complessivo di danni economici compreso tra  17 e 22 miliardi di dollari;  CoreLogic ha invece stimato danni assicurati tra i 3 e i 5 miliardi di dollari per causa di alluvione e vento.

Secondo quanto riportato dalla stampa specializzata, Morgan Stanley stima  invece i danni assicurati in un totale compreso tra 5 e 15 miliardi di dollari;  colpiti, in particolare, gli immobili ad uso residenziale e commerciale (e a quest’ultimo proposito, prevede particolarmente ingenti i danni conseguenti a business interruption).

Sull’argomento sono stati recentemente pubblicati  altri due report:  il primo, dell’agenzia di rating Standard & Poor’s  (documento disponibile su  registrazione), analizza le conseguenze finanziarie e di stabilità del settore assicurativo e riassicurativo; il secondo, di AIR Worldwide, focalizzato sulle caratteristiche dell’uragano e sulle sue conseguenze di carattere sociale ed economico.

Secondo S&P, i danni principali di Florence (un uragano che nel corso delle ore è sceso all’intensità 2) saranno dovuti ai forti venti e alle tempeste conseguenti.

Inoltre, gran parte dei sinistri dovrebbe essere a carico delle imprese di assicurazione e non del settore riassicurativo, in quanto gli assicuratori degli Stati coinvolti (Nord e Sud Carolina, Georgia) tendono ad avere un grado elevato di ritenzione dei rischi.

Il range stimato del valore dei sinistri va dagli 8 ai 20 miliardi di dollari: se queste stime verranno confermate non ci dovrebbero essere effetti sulla stabilità del settore assicurativo e sul suo rating.

AIR Worldwide analizza invece una caratteristica importante dell’uragano Florence: la relativa lentezza di movimento rispetto a fenomeni analoghi e, di conseguenza, la persistenza dei fenomeni meteorologici come piogge torrenziali di particolare violenza, destinate ad avere un forte impatto in termini di danni economici e alla popolazione.
La lentezza dell’uragano è probabilmente l’effetto di complesse dinamiche metereologiche legate al progressivo riscaldamento climatico.