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🇮🇹 Sicurezza, Criminalità

1° RAPPORTO SULLA FILIERA DELLA SICUREZZA IN ITALIA: CENSIS/FEDERSICUREZZA

“1° Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia” (REPORT) “Sicurezza: il 39% degli italiani favorevoli alla pistola facile per la difesa personale” (COMUNICATO STAMPA CENSIS, 27 giugno 2018) “FederSicurezza e Censis presentano il 1° Rapporto sulla Filiera della Sicurezza in Italia” (NEWS FEDERSICUREZZA, 29 giugno 2018)


CENSIS – CENTRO STUDI INVESTIMENTI SOCIALI
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FEDERSICUREZZA
http://www.federsicurezza.it/index.aspx


CENSIS Link al COMUNICATO STAMPA

FEDERSICUREZZA Link alla NEWS

CENSIS/FEDERSICUREZZA Link al REPORT


 

CENSIS e Federsicurezza hanno pubblicato il 1° Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia.

Dal report si evince che nel 2017 sono stati denunciati complessivamente 2.232.552 reati, in diminuzione del 10,2% rispetto all'anno precedente. In particolare, gli omicidi si sono ridotti dai 611 del 2008 ai 343 dell'ultimo anno (-43,9%), le rapine sono passate da 45.857 a 28.612 (-37,6%) e i furti sono scesi da quasi 1,4 milioni a poco meno di 1,2 milioni (-13,9%).

La concentrazione dei reati in alcune zone amplifica però le paure. In sole quattro province italiane, dove vive il 21,4% della popolazione, si consuma il 30% dei reati. Capitale del crimine è Milano, al primo posto con 237.365 reati commessi nel 2016 (il 9,5% del totale), poi Roma (con 228.856 crimini, il 9,2%), Torino (136.384, pari al 5,5%) e Napoli (136.043, pari al 5,5%).
Anche considerando l'incidenza del numero dei reati in rapporto alla popolazione, Milano resta in vetta alla classifica, con 7,4 reati denunciati ogni 100 abitanti, seguita da Rimini (7,2), Bologna (6,6), Torino e Prato (entrambe con 6 reati ogni 100 abitanti).

Il 31,9% delle famiglie italiane percepisce il rischio di criminalità nella zona in cui vive. Le percentuali più alte si registrano al Centro (35,9%) e al Nord-Ovest (33%), ma soprattutto nelle aree metropolitane (50,8%), dove si sente insicuro un cittadino su due.

La criminalità continua a essere ritenuta un problema grave per il Paese, segnalato dal 21,5% degli italiani, al quarto posto dopo la mancanza di lavoro, l'evasione fiscale e le tasse eccessive. Ad essere più preoccupate sono le persone con redditi bassi, che vivono in contesti più disagiati e hanno minori possibilità di utilizzare risorse economiche personali per l'autodifesa: per loro la criminalità diventa il secondo problema più grave del Paese (segnalato dal 27,1%), dopo la mancanza di lavoro.

Il 92,5% degli italiani adotta almeno un accorgimento per difendersi da ladri e rapinatori. Il più utilizzato è la porta blindata, che protegge dalle intrusioni le case di oltre 33 milioni di italiani (il 66,3% della popolazione adulta), 21 milioni di cittadini (il 42%) si è dotato di un sistema d'allarme, più di 17 milioni (il 33,5%) hanno montato inferriate a porte e finestre, quasi 16 milioni (il 31,3%) hanno optato per vetri e infissi blindati, più di 15 milioni (il 30,7%) hanno installato una telecamera, poco meno di 10 milioni (il 19,4%) hanno comprato una cassaforte per custodire i propri beni. Per precauzione, lasciano le luci accese quando escono di casa poco meno di 15 milioni di italiani (il 29%).