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CALCOLO DEL RISK ADJUSTMENT DELLE RISERVE TECNICHE NELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE VITA SECONDO L’IFRS 17

“Probability of sufficiency of the risk margin for life companies under IFRS 17”

F. CHEVALLIER, E. DAL MORO, Y. KRVAVYCH, I. RUDENKO


SSRN
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Alla luce del nuovo standard internazionale IFRS 17, sono prevedibili per il futuro modifiche significative nella valutazione delle passività assicurative. Gli assicuratori saranno tenuti a valutare le proprie passività su una base corretta per il rischio, per tenere conto dell'incertezza inerente ai flussi finanziari derivanti dai contratti. Oltre alle modifiche nella stima delle passività assicurative rispetto all'IFRS 4, esiste un requisito specifico dell'IFRS 17 per indicare "il livello di confidenza utilizzato per determinare l'aggiustamento per il rischio non finanziario. Se l'entità utilizza una tecnica diversa da quella del livello di confidenza per determinare l'aggiustamento per il rischio non finanziario, deve indicare la tecnica utilizzata e il livello di confidenza corrispondente ai risultati di tale tecnica" (estratto dall'IFRS 17).

Dato che non esiste una guida specifica per il calcolo quando si utilizza una tecnica diversa dal livello di confidenza (ad esempio, l’Expected Shortfall o il Costo del Capitale), scopo degli Autori è quello di proporre un metodo che possa essere applicato ai portafogli di contratti di assicurazione sulla vita per stimare il livello di confidenza richiesto. Il metodo proposto utilizza solo le caratteristiche di base (ad esempio CoV e relativa asimmetria) dei principali fattori di rischio dell'assicurazione sulla vita, senza ricorrere a modellazioni/simulazioni pesanti.

Per raggiungere l’obiettivo, gli Autori si propongono di modellare i due principali rischi presenti in un portafoglio di assicurazioni sulla vita:

  • il rischio relativo al tasso d'interesse, basato su modelli di duration/convessità e modelli di tasso di interesse, assumendo che l’impresa utilizzi un approccio di portafoglio replicativo per modellare i flussi di cassa delle proprie passività;
     
  • il rischio biometrico, basato su modelli parametrici su cui devono essere risolti alcuni problemi:
  • la calibrazione del modello in base a una prospettiva finale a partire da una prospettiva di un anno (ad esempio quando si utilizza la formula standard di Solvency II);
     
  • la necessità di modellare separatamente i diversi rischi biometrici (mortalità, longevità, morbilità, ecc.).

Sulla base di questi modelli, è possibile stimare le caratteristiche seguenti per i due rischi in questione (biometrico e di tasso di interesse):

• il livello di variabilità misurato dal coefficiente di variazione (CoV);

• il grado di Skewness per unità di CoV;

• il grado di Curtosi per unità di CoV2.

Le distribuzioni risultanti sono aggregate usando i polinomi di Fleishman. Di conseguenza, formule di approssimazione possono essere applicate per il margine di rischio diversificato a livello di portafoglio. Utilizzando tali formule, il livello di confidenza è stimato facilmente.