Panorama Assicurativo Ania

Calamità naturali, Terremoto

LA GESTIONE FINANZIARIA DEL RISCHIO TERREMOTO IN 31 PAESI: REPORT OCSE

“Financial Management of Earthquake Risk” (4 giugno 2018)


OECD - ORGANISATION FOR ECONOMIC CO-OPERATION AND DEVELOPMENT
http://www.oecd.org/


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L’OCSE ha in corso, da tempo, un ampio progetto di ricerca sulle conseguenze economiche, ambientali, sociali e finanziarie degli eventi catastrofali, sia di origine naturale sia provocati dall’uomo.

Il report sulla gestione finanziaria del rischio terremoto, qui presentato, è parte di tale progetto di ricerca e approfondisce i diversi approcci seguiti, su scala globale, per gestire gli impatti dei fenomeni sismici.

I terremoti hanno provocato a livello mondiale, dal 1990, più di 800.000 vittime e danni economici stimabili in media ogni anno in 34,5 miliardi di dollari.
L’esposizione a questo rischio sta crescendo, le ragioni essendo da individuarsi in una sempre maggiore urbanizzazione e nella conseguente accumulazione dei rischi in aree sismiche; non è da trascurare, inoltre, l’effetto dell’azione umana, in quanto alcune attività di estrazione petrolifera e mineraria si collegano a una maggiore sismicità.

Il report analizza i sistemi di gestione del rischio terremoto in 31 Paesi (fra i quali non vi è l’Italia).

L’assicurazione si rivela uno strumento importante per la gestione del rischio sismico, anche se la complessa assicurabilità di quest’ultimo rende necessario attivare soluzioni in partnership tra pubblico e privato.

Numerosi Paesi hanno di fatto adottato schemi assicurativi misti, ma il protection gap rimane elevato, così come la vulnerabilità di famiglie e imprese.

Per ridurre il protection gap le strategie gestionali sono differenziate. Da una parte, è importante migliorare la conoscenza e la consapevolezza del rischio, dall’altro facilitare l’acquisto di coperture assicurative.

Una strategia fondamentale è quella di integrare la regolamentazione pubblica sulla sicurezza degli edifici e delle infrastrutture, la disponibilità di informazioni e analisi dettagliate e la realizzazione di modelli fisico-geologici previsivi di elevata affidabilità.

In ogni caso, sostiene l’OCSE, è fondamentale la partecipazione attiva dei Governi nella gestione del rischio, che dovrà essere olistica, ossia in grado di coinvolgere tutti gli stakeholder e utilizzare tutta la gamma degli strumenti finanziari e assicurativi a disposizione.