Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Sanità

ISTAT: IL DIABETE IN ITALIA, ANNI 2000-2016

“Il diabete in Italia. Anni 2000-2016” Statistiche Report, 2 luglio 2017


ISTAT – ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
www.istat.it


Link al REPORT


ISTAT ha recentemente pubblicato un report statistico sulla diffusione del diabete in Italia nel periodo 2000-2016.

Nel 2016 erano oltre 3.200.000 in Italia le persone che hanno dichiarato di essere affette da diabete, il 5,3% dell’intera popolazione (16,5% fra le persone di 65 anni e oltre).

La diffusione del diabete è quasi raddoppiata in trent’anni (coinvolgeva il 2,9% della popolazione nel 1980). Anche rispetto al 2000 i diabetici sono un milione in più e ciò è dovuto sia l’invecchiamento della popolazione sia ad altri fattori, tra cui l’anticipazione delle diagnosi (che porta in evidenza casi prima sconosciuti) e l’aumento della sopravvivenza dei malati di diabete.

Nell’ultimo decennio, infatti, la mortalità per diabete si è ridotta di oltre il 20% in tutte le classi di età. Inoltre, confrontando le generazioni, nelle coorti di nascita più recente la quota di diabetici aumenta più precocemente che nelle generazioni precedenti, a conferma anche di una progressiva anticipazione dell’età in cui si diagnostica la malattia.

Il diabete è una patologia fortemente associata allo svantaggio socioeconomico. Tra le donne, le disuguaglianze sono maggiori in tutte le classi di età: le donne diabetiche di 65-74 anni con laurea o diploma sono il 6,8%, le coetanee con al massimo la licenza media il 13,8% (i maschi della stessa classe di età sono rispettivamente il 13,2 e il 16,4%).

Lo svantaggio socioeconomico si conferma anche nella mortalità ed è più evidente nelle donne, al contrario di quanto si osserva per le altre cause di morte: le donne con titolo di studio basso hanno un rischio di morte 2,3 volte più elevato delle laureate.

Questa patologia è più diffusa nelle regioni del Mezzogiorno, dove il tasso di prevalenza standardizzato per età è pari al 5,8% contro il 4,0% del Nord. Anche per la mortalità,  il Mezzogiorno presenta livelli sensibilmente più elevati per entrambi i sessi.

Obesità e sedentarietà sono rilevanti fattori di rischio per la salute in generale, ancora di più per la patologia diabetica. Tra i 45-64enni la percentuale di persone obese che soffrono di diabete è al 28,9% per gli uomini e al 32,8% per le donne. Nella stessa classe di età il 47,5% degli uomini e il 64,2% delle donne con diabete non praticano alcuna attività fisica leggera nel tempo libero.

La deospedalizzazione dei casi di diabete e l’incremento degli indicatori di appropriatezza ospedaliera, nonostante l’aumento del numero di malati, testimoniano una maggiore efficacia della presa in carico dei pazienti. Rispetto al 2000 i ricoveri per diabete sono diminuiti del 66,4% (-26,6% i ricoveri complessivi), attestandosi su circa 50.000 eventi nel 2015. Anche i ricoveri a rischio di inappropriatezza sono in drastico calo, passando negli ultimi cinque anni da 108 a 49 per 100.000 abitanti.