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BANKITALIA: LE ATTIVITA’ FINANZIARIE DELLE FAMIGLIE NEL 2016. RISERVE VITA AL 14,9% DEL TOTALE

“Relazione annuale sul 2016”


BANCA D’ITALIA
www.bancaditalia.it


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La Relazione annuale del Governatore della Banca d’Italia, presentata il 31 maggio scorso, contiene come di consueto la descrizione dell’evoluzione del risparmio e della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane nell’anno trascorso.

La ricchezza finanziaria lorda delle famiglie (consumatrici e produttrici) è rimasta stabile rispetto al 2015. I nuovi investimenti in attività finanziarie sono stati pari a 33 miliardi di euro, a fronte di maggiori passività per 13 miliardi. Il flusso positivo degli acquisti è stato bilanciato soprattutto dalla riduzione del valore dei titoli azionari.
Nell’ultimo decennio la bassa crescita della ricchezza finanziaria ha riflesso il livello contenuto degli investimenti, dovuto al ridursi dei flussi di risparmio, e la forte caduta dei prezzi dei titoli durante la recessione; i valori della ricchezza finanziaria in termini pro capite e in rapporto al reddito disponibile lordo sono scesi ai livelli medi dell’area euro (rispettivamente a 69.000 euro e a 3,7). Nello stesso periodo la ricchezza finanziaria si è ridotta in misura più ampia per i nuclei familiari meno abbienti, che hanno dovuto attingervi per far fronte alla caduta del reddito.

Nel 2016 le famiglie hanno continuato a investire in strumenti liquidi e del risparmio gestito, a fronte di sostenuti disinvestimenti di titoli azionari e di obbligazioni bancarie. L’incidenza di queste ultime sul totale delle attività finanziarie, pari al 3,3%, è fortemente diminuita anche a causa di una riduzione dell’offerta da parte delle banche.
Sono rallentati i disinvestimenti in titoli di Stato; il loro peso sul totale delle attività finanziarie, che era sceso di quasi un punto percentuale nel 2015 dopo l’avvio del programma di acquisti dell’Eurosistema, è rimasto sostanzialmente stabile al 3,1%.
I depositi e il circolante hanno raggiunto il 31,9%, mentre i fondi comuni e previdenziali e le polizze assicurative sono aumentati al 34,4%, valori elevati nel confronto con il passato (nel 2004 erano rispettivamente 24,7% e 27,8%), ma inferiori a quelli della media dell’area dell’euro (rispettivamente 33,4% e 43,0%).
La diversificazione dei portafogli si è riflessa in un aumento degli investimenti all’estero, sia attraverso la sottoscrizione di fondi comuni esteri sia per effetto delle politiche di investimento dei gestori italiani.