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EUROSTAT PUBBLICA I “DATI CHIAVE” SULL’EUROPA (EDIZIONE 2016)

Chiffres clés de l’Europe (Édition 2016) — 23/01/2017 Key Figures on Europe - 2016 REPORT


EUROSTAT
http://ec.europa.eu/eurostat/


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EUROSTAT ha pubblicato un report contenente gli “indicatori-chiave” (in maggioranza riferiti al 2015) utili a tracciare un quadro aggiornato dello sviluppo e dell’andamento della società europea (EU-28).

La pubblicazione è strutturata in 13 capitoli, che analizzano le seguenti macro-aree:

  • popolazione;
  • condizioni di vita;
  • salute;
  • cultura e formazione;
  • mercato del lavoro;
  • economia e finanza;
  • commercio internazionale;
  • agricoltura, foreste, pesca;
  • industria, commercio e servizi;
  • scienza, tecnologia, agenda digitale;
  • ambiente;
  • energia;
  • trasporti.

Qui di seguito, alcune brevi considerazioni sui principali contenuti.

Al 1° gennaio 2016, la popolazione europea (EU-28) ha raggiunto i 510,1 milioni di abitanti (+1,8 milioni rispetto al 2015), con un trend di crescita in riduzione: nel periodo 2005-16 l’aumento medio annuo è indicato in 1,5 milioni di persone, contro 3,3 milioni di individui durante gli anni Sessanta.
L’invecchiamento è più marcato rispetto agli anni del dopoguerra e del baby-boom, la speranza di vita continua ad aumentare e il tasso di fertilità non è sufficiente per garantire una costante consistenza numerica alla popolazione europea (quanto precede non tiene conto, tuttavia, dei flussi migratori).
Nei prossimi decenni, pertanto, l’Unione dovrà affrontare considerevoli sfide, legate a una popolazione europea che invecchia e a pressanti necessità legate all’integrazione dei migranti. Ne derivano importanti conseguenze sul mercato del lavoro, sui sistemi sanitari e pensionistici.

Con riguardo alle condizioni di vita, il report indica in 122 milioni (dato riferito al 2014) il numero degli europei (EU-28) che vivono in situazioni di povertà o di esclusione sociale (pari al 24,5% della popolazione, percentuale in calo dello 0,1% rispetto al 2013), una realtà particolarmente diffusa in Romania (40,2%), Bulgaria (40,1%) e Grecia (36%).

Le statistiche 2015 relative al mercato del lavoro indicano un tasso di occupazione (EU-28), riferito agli appartenenti alla fascia d’età 20-64 anni, pari al 70,1%, una percentuale più elevata tra gli uomini (75,9%) e inferiore tra le donne (64,3%).
Per contro, il tasso di disoccupazione – sempre riferito all’EU-28 – è passato dal 10,2% del 2014 al 9,4% del 2015. La percentuale è più alta in Grecia e Spagna (24,9% e 22,1% rispettivamente), mentre è decisamente più contenuta a Malta (5,4%), nel Regno Unito (5,3%), nella Repubblica Ceca (5,1%) e in Germania (4,6%). Il tasso di disoccupazione fra i giovani europei (15-24 anni), invece, ha raggiunto un livello molto elevato, pari al 20,4% (EU-28) nel 2015, in calo di 1,8 punti rispetto al 2014.