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CHI PAGA PER GLI ANZIANI? INVECCHIAMENTO, SPESA SOCIALE E ASSICURAZIONI: SWISS RE

“Who pays for ageing?

Il mondo sta invecchiando e si prevede che, nel 2050, circa il 25% della popolazione a livello mondiale avrà più di 65 anni.

Swiss Re ha pubblicato un report sui costi, privati e pubblici, per assistenza, sanità e previdenza rivolte agli over 65-enni in sei Grandi Paesi: USA, Giappone, Germania, Australia, Regno Unito e Cina.

Sono tre le principali tipologie di risorse utilizzabili per far fronte alle spese dell’invecchiamento, il cui peso relativo varia da nazione a nazione:

la spesa sociale, che rappresenta la quota più importante delle risorse utilizzate. Nella categoria rientrano sia la spesa pubblica nel senso più stretto del termine sia l’apporto dato dalla spesa informale delle famiglie per assistenza e cura;
i risparmi privati, ossia l’accumulazione di risparmio precauzionale da parte delle famiglie, anche rappresentato da investimenti immobiliari;
i prodotti assicurativi. Il settore delle assicurazioni copre una quota contenuta della spesa per l’invecchiamento, variabile in relazione al contesto socio-economico e istituzionale (ad esempio la quota è relativamente elevata in Germania, mentre risulta molto contenuta in Cina).

Il report analizza la struttura della spesa per l’invecchiamento nei Paesi considerati, evidenziando le possibili aree di integrazione ed espansione del ruolo dell’assicurazione privata.

L’offerta assicurativa, infatti, si qualifica per:

essere complementare e non sostitutiva rispetto ai servizi sociali informali prestati dalle famiglie;
integrare gli spazi lasciati dal ritiro del Welfare State tradizionale;
offrire sicurezza economica e finanziaria, che potrebbe contribuire a una maggiore fiducia delle famiglie nel futuro.

Il report stima una spesa pro-capite per l’invecchiamento pari a 41.000 dollari (espressi in Ppp – Parità Potere d’Acquisto) nei Paesi sviluppati e in Cina, per un totale di 11.000 miliardi di dollari, suddivisi nel 5% di spese assicurative, nel 25% del risparmio privato, nel 10% della spesa per assistenza informale e nel 60% della spesa sociale pubblica.