I RISCHI DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE E IL RUOLO DELL’ASSICURAZIONE: SWISS RE
“Trends in the food industry and what they mean for insurance”
Roland FRIEDLI
SWISS RE INSTITUTE
http://institute.swissre.com
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Nel 2016, diversi milioni di barrette di cioccolato sono state ritirate dal mercato in 55 Paesi - in gran parte europei - perché contaminate con pezzi di plastica; la Nestlé ha dovuto ritirare dal mercato indiano uno dei suoi prodotti pronti quando è stato scoperto che i livelli di piombo contenuti superavano i limiti di legge; in Germania, nel 2011, un’epidemia di Escherichia coli – batterio contenuto nei germogli di fieno greco – ha infettato 3.950 persone, uccidendone 53.
Quest’ultimo caso è costato ad agricoltori e industria alimentare 1,3 miliardi di dollari in termini di danni e 236 milioni in termini di spese di emergenza.
Sono questi alcuni dei casi più recenti di sinistri a carico del settore alimentare e nei quali l’industria assicurativa è stata chiamata a intervenire.
Alle principali tendenze dell’industria alimentare - e ai nuovi rischi per l’attività assicurativa - Swiss Re ha dedicato un approfondimento della rivista Risk Dialogue.
Le assicurazioni offrono all’industria alimentare due tipologie di coperture: quelle per la responsabilità del produttore e le garanzie sui costi di richiamo del prodotto.
I consumi alimentari nel mondo stanno cambiando – ad esempio diminuisce in Europa e negli Stati Uniti il consumo di carne rossa e aumenta la spesa in prodotti biologici – e cambiano di conseguenza i rischi da gestire.
L’assicurazione e la riassicurazione possono contribuire a garantire al meglio anche questi nuovi rischi, che - in primo luogo - vanno però identificati.
Si tratta di rischi di breve e medio termine ma anche di rischi di lunghissimo termine, che possono riguardare - ad esempio - le conseguenze inattese e/o impreviste di sostanze ritenute inoffensive e coinvolgere pesantemente la reputazione di un’impresa o di un intero settore.