Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Economia italiana, Finanza pubblica

IL GOVERNO PRESENTA IL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA (DEF) 2017

“Documento di Economia e Finanza (DEF 2017)”


MEF - MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
http://www.mef.gov.it


Link al DOCUMENTO



L’11 aprile scorso il Governo ha presentato il Documento di Economia e Finanza (DEF).
Il documento, che rappresenta il principale strumento della programmazione economico-finanziaria di medio termine, si compone di tre sezioni e di alcuni allegati.

Le tre Sezioni sono le seguenti:

  • Programma di Stabilità dell’Italia,
  • Analisi e tendenze della finanza pubblica e nota metodologica,
  • Programma Nazionale di Riforma.

Gli allegati sono:

  • Rapporto sullo stato di attuazione della Riforma della contabilità e finanza pubblica,
  • Relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate,
  • Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture,
  • Relazione del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra,
  • Le spese dello Stato nelle Regioni e nelle Province Autonome,
  • Il benessere equo e sostenibile nel processo decisionale,
  • Relazione sui fabbisogni annuali di beni e servizi della Pubblica Amministrazione e sui risparmi conseguiti con il sistema delle convenzioni Consip.

I principali dati contenuti dal documento sono i seguenti:

  • il PIL è previsto crescere dell’1,1% nel 2017. Nei due anni successivi, la crescita dovrebbe rimanere contenuta (+1,0% nel 2018 e + 1,1% nel 2019), scontando le incertezze nel contesto di medio termine globale ed europeo;
     
  • il rapporto fra debito pubblico e PIL ha toccato il 132,6% nel 2016, in lieve aumento rispetto al 2015 (132,1%). La previsione programmatica per il 2017 è di 132,5%, che rappresenterebbe il primo decremento dalla crisi ad oggi; la discesa del rapporto debito/PIL dovrebbe accelerare nel periodo 2018-2020,  grazie a un aumento del surplus primario, che salirebbe fino al 3,8% del PIL nel 2020.

Per quanto riguarda il Piano Nazionale di Riforma, tra le priorità del Governo vi è l’esigenza di aprire maggiormente al mercato diversi settori, con l’obiettivo di apportare benefici apprezzabili ai cittadini in termini di maggiore offerta, investimenti, produttività e crescita: dai servizi professionali al commercio al dettaglio, ai servizi pubblici locali.

L’approvazione della Legge annuale per la concorrenza in tempi rapidi è un obiettivo imprescindibile, insieme all’immediata definizione di un appropriato strumento legislativo a cui affidare i prossimi passi in materia di liberalizzazioni.
In materia di lavoro, al Jobs Act deve fare seguito un rafforzamento delle politiche attive del lavoro, di quelle volte a stimolare le competenze nonché di misure a sostegno del welfare familiare.

L’azione di contrasto alla povertà sarà incentrata su una strategia innovativa delineata dalla legge delega approvata nel marzo scorso dal Parlamento, che il Governo ha ferma intenzione di attuare nel corso dei prossimi mesi. Essa autorizza il Governo ad intervenire su tre ambiti:

  • il varo del Reddito di Inclusione;
  • il riordino delle prestazioni assistenziali finalizzate al contrasto della povertà (carta acquisti per minori e assegno di disoccupazione ASDI);
  • il rafforzamento e il coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali, finalizzato a garantire maggiore omogeneità territoriale nell’erogazione delle prestazioni.

Proseguirà l’attuazione delle misure di riforma della giustizia già avviate, con particolare riguardo al processo penale, all’efficienza del processo civile e alla prescrizione.

A misure di sostegno dei redditi e di modernizzazione del sistema continuerà a essere affiancata una strategia organica di revisione della spesa pubblica; la prosecuzione dell’opera di risanamento dei conti pubblici poggerà anche su una nuova fase della spending review, che dovrà essere più selettiva e al tempo stesso coerente con i principi stabiliti dalla riforma del bilancio.
Tale obiettivo passa anche per un più esteso utilizzo degli strumenti per la razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi da parte della PA.