Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Solvency II, Vigilanza

ROSSI (IVASS) “FA IL PUNTO” SU SOLVENCY II E PMI

“2nd Conference - Solvency II and small and medium-sized insurers” (Conference Welcome Address – 03.03.2017)

Salvatore ROSSI


IVASS – ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI
http://www.ivass.it/


IVASS - Link al TESTO DELLINTERVENTO



Il Presidente IVASS, Salvatore Rossi, ha aperto i lavori di una Conference dedicata al tema “Solvency II e PMI” tenutasi a Roma il 3 marzo, presso il Centro Congressi della Banca d’Italia(1).
Lo speech si è articolato sui tre seguenti aspetti.   

“Why a conference on small  and  medium-sized insurers?”
Al fine di creare un efficace regime prudenziale di tipo risk-sensitive, Solvency II ha introdotto una nuova regolamentazione sulla base di tre pilastri: 1) metodi complessi per il calcolo del capital requirement; 2) un livello minimo (ma elevato) di requisiti di gestione (organizational requirements); 3) un sistema dettagliato di informativa, che si spinge ben oltre gli obblighi di reporting legati al bilancio.
In termini di investimenti e risorse, quanto precede rappresenta un onere consistente per le piccole imprese, le quali si trovano a dover sostenere crescenti costi di compliance. Il problema non si pone solo in termini di mera efficienza, ma diventa anche di natura regolamentare: è necessario infatti evitare il pericolo di failure per non minare la fiducia nel sistema finanziario.
Per la Vigilanza, quindi, risulta prioritario verificare se l’attuale assetto di Solvency II, in tutti i suoi aspetti, sia effettivamente “fit-for-purpose” in rapporto a tutti i players – grandi e piccoli – che operano sul mercato.

“Are small insurers too small?”
Le imprese di piccole dimensioni si confrontano con una crescente digitalizzazione, il persistere di bassi tassi di interesse, frequenti operazioni di mergers&acquisitions (e il conseguente aumento delle dimensioni medie delle compagnie coinvolte).
L’innovazione tecnologica rappresenta un’opportunità per gli assicuratori, ma la gestione del connesso cyber risk potrebbe rappresentare un punto critico per le piccole imprese, a causa della necessità di dotarsi/gestire sistemi di sicurezza molto complessi e sofisticati.
I bassi tassi di interesse spingono le compagnie a modificare i modelli di business, sia verso prodotti a più ampio contenuto finanziario sia verso l’assunzione di maggiori rischi; tale situazione, tuttavia, spinge anche le imprese di più piccole dimensioni a gestire prodotti complessi e attività più rischiose.
Per la vigilanza, si tratta di sostenere la solidità del mercato, con un occhio attento ad eventuali sviluppi negativi di un’eccessiva attività di M&A, che potrebbero tradursi in una minore differenziazione dell’offerta assicurativa ma anche nel accrescersi del rischio “too-big-to-fail”.

“Is proportionality a solution?”
Il Presidente IVASS ha sottolineato come l’applicazione del principio di proporzionalità al 2° e al 3° pilastro di Solvency II potrebbe costituire uno strumento in grado di calibrare maggiormente il framework regolamentare alle necessità delle imprese di piccole dimensioni; per contro, il proportionality principle applicato agli aspetti di primo pilastro (capital requirement) rappresenta una questione piuttosto “spinosa”. A quest’ultimo riguardo, tuttavia, la SCR Review attualmente in corso ad opera di EIOPA e della Commissione europea, potrebbe costituire un’opportunità per meglio esaminare la questione.
Nel frattempo, ha sottolineato, è opportuno perseguire l’obiettivo di utilizzare meglio gli strumenti prudenziali già esistenti: ORSA, ad esempio, sarebbe in grado di migliorare ulteriormente l’intensità e la qualità del dialogo con i supervisors.

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(1) All’evento hanno partecipato tra gli altri, in veste di panelists, anche Gabriel Bernardino (Presidente EIOPA), Maria Bianca Farina (Presidente ANIA), Alberto Corinti (EIOPA Management Board). Tra i moderators, invece, Karel Van Hulle (ex capo della “Insurance Unit” della Commissione europea).