TAILANDIA: PARTECIPAZIONI AZIONARIE ESTERE PIU’ “EASY” PER LE ASSICURAZIONI
“Thailand: foreign shareholding and board limits eased for insurers” (ASIA INSURANCE REVIEW, 23-Jan.-2017) “Thailand: Relaxation on Foreign Shareholding Limits for Insurance Companies” (TILLEKE&GIBBINS, press release, Nov. 2016) “Liberalisation of the insurance sector in Thailand. Two steps forward?” (WHATSON FARLEY & WILLIAMS, briefing, Nov. 2016)
ASIA INSURANCE REVIEW
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TILLEKE&GIBBINS
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WHATSON FARLEY & WILLIAMS
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Il 19 febbraio, in Tailandia, sono entrate in vigore norme specifiche – a modifica del Foreign Business Act del 1999 – tese a ridurre le barriere agli investimenti esteri in imprese assicuratrici, nell’intento di limitare l’eccessiva regolamentazione, promuovere una maggiore liberalizzazione e favorire la stabilità del mercato.
Pertanto:
- gli investitori esteri sono autorizzati ad acquisire quote inferiori al 25% del capitale senza necessità di approvazione da parte dell’Autorità di vigilanza (OIC – Office of Insurance Commission);
- è necessaria l’approvazione della vigilanza (OIC) per gli investimenti esteri che riguardano quote comprese tra il 25% e il 49% del totale, posto che: l’impresa partecipata abbia un Capital Adequacy Ratio nei limiti prescritti da OIC; oppure la compagnia sia in possesso di un business plan in grado di dimostrare come il management verrà migliorato per ottenere maggiore efficienza e competitività;
- il Ministero delle Finanze, invece, è investito dell’autorità di approvare eventuali investimenti esteri caratterizzati da quote superiori al 49% di quelle totali. Può inoltre autorizzare la presenza estera nei Board direttivi delle imprese, qualora essa superi, numericamente, la metà delle posizioni complessivamente disponibili.