Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Previdenza complementare

COVIP: I DATI DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA A FINE 2016

“La previdenza complementare. Principali dati statistici” – Dicembre 2016


COVIP – COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE
www.covip.it


COVIP Link al DOCUMENTO


COVIP ha recentemente pubblicato una nota di aggiornamento contenente i principali dati statistici relativi alla previdenza complementare in Italia alla fine del 2016(1).

Le adesioni alla previdenza complementare erano, alla fine dello scorso anno, circa 7,8 milioni; al netto delle uscite, la crescita dall’inizio dell’anno è stata pari a 557.000 unità (7,7%).
Nei fondi negoziali si è registrato un incremento di 177.000 iscrizioni (7,3%), per un totale a fine anno di 2,597 milioni; le adesioni sono state ancora trainate dal meccanismo di adesione contrattuale ai fondi rivolti ai lavoratori del settore edile.
L’andamento delle iscrizioni è stato marginalmente più dinamico nelle forme pensionistiche di mercato offerte da intermediari finanziari. Le adesioni sono aumentate di 108.000 unità nei fondi aperti (9,5%) e di 271.000 nei PIP “nuovi” (10,5%), portando il totale complessivo a fine anno, rispettivamente, a circa 1,259 milioni e 2,867 milioni.

Secondo stime preliminari, che escludono la crescita dei fondi pensione preesistenti e dei PIP “vecchi”, a fine 2016 il patrimonio accumulato dalle forme pensionistiche complementari si è attestato a 149 miliardi di euro.
Le risorse dei fondi negoziali ammontano a 45,9 miliardi, in crescita dell’8%. I PIP “nuovi” dispongono di un patrimonio di 23,8 miliardi e i fondi aperti di 17 miliardi; l’incremento nell’anno è stato, rispettivamente, del 18,8% e del 10,8%.

I rendimenti aggregati, al netto dei costi di gestione e della fiscalità, sono stati in media positivi per tutte le tipologie di forma pensionistica e per i rispettivi comparti. I fondi negoziali e i fondi aperti hanno reso in media, rispettivamente, il 2,7% e il 2,2%; per i PIP “nuovi” di ramo III, il rendimento medio è stato del 3,6%. Nel 2016 il TFR si è rivalutato, al netto dell’imposta sostitutiva, dell’1,5%.
All’interno di ciascuna delle diverse tipologie di forma pensionistica, i risultati più elevati si sono avuti nelle linee a maggior contenuto di titoli di capitale, sospinte dall’apprezzamento dei corsi azionari nell’ultimo trimestre dell’anno; nello stesso periodo, i rendimenti delle linee obbligazionarie e garantite hanno subito l’effetto della riduzione dei corsi dei titoli di debito, pur rimanendo nella media dell’anno in territorio positivo.

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(1)   Per il precedente, si veda: “COVIP, principali dati statistici sulla previdenza complementare in Italia nel 2015”, in Panorama Assicurativo n. 150, aprile 2016 (sezione “Statistiche”).
http://www.panoramaassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=37626&est=1