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CERGAS BOCCONI: RAPPORTO OASI 2016 SUL SISTEMA SANITARIO ITALIANO

“IL RAPPORTO OASI 2016”


CERGAS – CENTRO DI RICERCHE SULLA GESTIONE DELL’ASSISTENZA SANITARIA E SOCIALE, UNIVERSITA’ BOCCONI
http://www.cergas.unibocconi.it


Link alla PAGINA DI PRESENTAZIONE del REPORT


SDA e CERGAS Bocconi hanno presentato l’edizione 2016 del rapporto OASI, l’Osservatorio sulle aziende sanitarie e sul Sistema Sanitario Nazionale.

In Italia, nel 2015, il settore dell’assistenza sanitaria ha mobilitato complessivamente 149 miliardi di euro in termini di spesa corrente. Di questi, 115 miliardi sono stati finanziati dal SSN, mentre i 34 miliardi di spesa sanitaria privata sono stati prevalentemente coperti da esborsi diretti delle famiglie (spesa out of pocket) e, in misura minore, da spesa intermediata (fondi, casse e assicurazioni).
In termini macroeconomici, quello sanitario e assistenziale costituisce il sesto settore dell’economia nazionale, con volumi appena inferiori al principale comparto della manifattura, ossia la produzione di macchinari e di apparecchiature.

Cira il 70% delle risorse del Sistema Sanitario Nazionale viene trasferito a soggetti terzi come corrispettivo per beni e servizi (imprese farmaceutiche, di medical device, consulenza gestionale) o per l’erogazione di servizi per conto del SSN (strutture mediche accreditate). Il 30% della spesa del SSN è per i dipendenti del settore.
Di conseguenza, la spesa sanitaria costituisce un formidabile strumento di politica industriale, in quanto le scelte relative sono in grado di impattare su settori ad alto livello di tecnologia.
Secondo il rapporto, il sistema sta andando verso l’equilibrio, con le Regioni in convergenza verso il risanamento.

Il limite del processo di riforma avviato da qualche anno è che sembra utilizzare nuovi strumenti di ingegneria gestionale come principale leva di innovazione, quando la qualità degli outcome del SSN non è solo o principalmente correlata alla struttura organizzativa, quanto piuttosto a una valida preparazione del personale addetto (peraltro già di buon livello) e alla previsione di nuove e sempre più mirate politiche gestionali.

In tale contesto rimane evidente la grande eterogeneità dei sistemi sanitari a livello regionale, con fortissime differenze, anche sul piano della disponibilità di strutture assistenziali, che riguardano pressoché tutte le Regioni del Centro-Sud Italia.