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🇮🇹 Risparmio

XVI INDAGINE ACRI-IPSOS SUL RISPARMIO DEGLI ITALIANI: PREFERENZA PER LA LIQUIDITA’

“La cultura del risparmio per la crescita” 92a Giornata mondiale del risparmio - 27 OTTOBRE 2016


ACRI-ASSOCIAZIONE DI FONDAZIONI E CASSE DI RISPARMIO
www.acri.it

IPSOS
www.ipsos.it


ACRI-IPSOS -Link agli esiti del SONDAGGIO


 

ACRI – l’Associazione delle Casse di Risparmio – ha pubblicato la 16a edizione del sondaggio sul risparmio degli italiani, realizzato in collaborazione con IPSOS. L’indagine si basa su circa 1.000 interviste telefoniche presso un campione rappresentativo della popolazione(1).

I risultati dell’indagine sono suddivisi in due macroaree: la prima è comune a tutte le rilevazioni (dal 2001 al 2016) e consente di delineare quali siano oggi l’atteggiamento e la propensione degli italiani verso il risparmio, evidenziando i cambiamenti rispetto al passato; la seconda è focalizzata sul tema specifico della 92a Giornata Mondiale del Risparmio, che quest’anno riguarda “La cultura del risparmio per la crescita”.

Dall’indagine emerge chiaramente la distanza tra dati di fatto positivi e la ripresa di timori, da parte dei risparmiatori, per le prospettive future.

Per il quarto anno consecutivo cresce (di 3 punti percentuali) la quota di italiani che affermano di essere riusciti effettivamente a risparmiare negli ultimi dodici mesi: passano dal 37% del 2015 al 40% attuale, il dato più alto dal 2003, superando di gran lunga coloro che consumano tutto il reddito (il 34%, rispetto al 41% nel 2015). Nel contempo, però, tornano ad aumentare le famiglie in saldo negativo di risparmio (si passa dal 22% del 2015 al 25% attuale), perché cresce il numero di coloro che intaccano il risparmio accumulato (dal 16% dello scorso anno al 19% attuale) e rimane costante al 6% la quota di chi ricorre a prestiti.

Il trend del tenore di vita migliora – sia pur lievemente – per il terzo anno consecutivo.  Nonostante tutto questo, però, la crisi è ancora parte integrante della vita degli italiani: l’86% la percepisce come grave e ritiene che durerà ancora per anni.

In questo quadro, il numero di italiani propensi al risparmio rimane estremamente elevato: sono l’88% (nel 2015 erano il 90%), anche se cambia la composizione del dato.

Ma che cosa significa “risparmiare” per gli italiani? Per il 63% risparmio significa attenzione alle spese superflue ed evitare gli sprechi; solo per il 10% vuol dire guadagnare più di ciò che si riesce a spendere.

All’idea del risparmio l’italiano associa innanzitutto quella di tranquillità (45%). Il risparmio, infatti, è ritenuto utile per le famiglie ai fini di: garantire la sicurezza economica nella fase di ritiro dall’attività lavorativa (44% fondamentale, 33% importante); per la programmazione del futuro (42% fondamentale, 36% importante); per un’educazione al consumo responsabile (39% fondamentale; 38% importante).

Riguardo agli investimenti, ancor più che nel passato, chi ha risorse disponibili mostra una forte preferenza per la liquidità: essa riguarda 2 italiani su 3. Il risparmiatore italiano è sempre più attento alla (bassa) rischiosità del tipo di investimento (dal 43% al 44%) rispetto alla sola solidità del proponente (dal 28% al 24%) e cresce di 5 punti percentuali l’attenzione ad attività che aiutino lo sviluppo dell’Italia (dal 13% al 18%).

Quello che si delinea è il ritratto di un risparmiatore che rifugge il rischio perché ritiene sempre più di non essere sufficientemente tutelato da leggi e controlli: questo spiega come mai, considerando lo scarso rendimento degli investimenti più sicuri, a fronte di un aumento di capacità di risparmio, cresce  nel contempo la preferenza per la liquidità.

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 (1) Per l’edizione precedente, si veda: “XV Indagine ACRI-IPSOS sul risparmio degli italiani: torna la fiducia”, in Panorama Assicurativo n.145, novembre 2015 (Sezione “STATISTICHE”).
http://www.panoramaassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=37256&est=1