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Sicurezza stradale

OBIETTIVO “ZERO MORTI” SULLE STRADE: NUOVE STRATEGIE OCSE PER LA SICUREZZA STRADALE

“Zero Road Deaths and Serious Injuries. Leading a Paradigm Shift to a Safe System”


OECD - ORGANISATION FOR ECONOMIC CO-OPERATION AND DEVELOPMENT
http://www.oecd.org


OECD Link alla PAGINA DI PRESENTAZIONE del REPORT


 

Ogni anno, nel mondo, si registrano circa 1,25 milioni di morti e 50 milioni di feriti a seguito di incidenti stradali.

Nel prossimo decennio il numero di auto circolanti dovrebbe raddoppiare e, di conseguenza, si prevede che entro il 2030 gli incidenti stradali possano diventare la settima causa di morte a livello globale.

Tra gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile, recentemente definiti dalle Nazioni Unite, c’è l’impegno della comunità internazionale a dimezzare entro il 2020 i morti e i feriti causati da incidenti stradali.

Per raggiungere tale obiettivo, tuttavia, i Paesi devono ripensare radicalmente le proprie strategie per la sicurezza stradale.

Il report dell’OCSE, realizzato in collaborazione con l’International Transport Forum(1), intende proporre un modello di “Safe System” per la circolazione stradale, un modello nel quale la priorità delle politiche è quella di condurre al risultato di “zero morti” e “zero feriti gravi” sulla strada.

Negli ultimi decenni si è assistito, nei Paesi avanzati, a una generale riduzione dell’incidentalità stradale. Un risultato positivo, ottenuto grazie a importanti iniziative di informazione ed educazione stradale.

Tuttavia, tale trend discendente sembra si sia decisamente attenuato negli ultimi anni. Inoltre, sono stati esclusi da questi trend positivi i Paesi emergenti e, in particolare, le aree urbane in più rapida espansione.

Lo “zero target”, apparentemente un obiettivo estremamente ambizioso, è in realtà funzionale a comprendere come il sistema della sicurezza stradale vada interpretato in maniera olistica e, quindi, occorra intervenire non solo sul fattore umano (in quanto tale soggetto all’errore) ma anche su tutti gli altri elementi che contribuiscono a determinare il rischio stradale complessivo: infrastrutture, veicoli, sistemi di prevenzione, regolamentazione.

Il report OCSE - ITF offre un’ampia analisi del fenomeno della sicurezza stradale e illustra alcuni modelli di intervento, adattabili alle diverse realtà, che possono contribuire a raggiungere l’ “obiettivo zero”.

Il report è disponibile a pagamento sul sito di OECD.

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(1)   L’International Transport Forum - ITF è un’organizzazione intergovernativa cui aderiscono 57 Paesi e che opera come think tank nella definizione delle politiche di sicurezza del trasporto su strada e in altre modalità.