Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Calamità naturali

LE STIME DI S&P SUI COSTI DEL TERREMOTO DI AGOSTO IN CENTRO ITALIA

“The costs of the Italian earthquake will fall more on the Government than insurers”


S&P GLOBAL CREDIT PORTAL
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Secondo l’agenzia di rating S&P,  il costo del terremoto che ha colpito le province di Rieti, Perugia e Ascoli lo scorso 24 agosto ricadrà principalmente sulle casse pubbliche e non sul settore assicurativo privato.

Questo perché la diffusione delle coperture property –  e in particolare di quelle contro i danni da terremoto –  non è particolarmente estesa fra le famiglie né a livello di imprese.

Il costo economico complessivo, considerata la bassa densità di popolazione e lo scarso numero di attività economiche presenti sul territorio, dovrebbe risultare inferiore a quello del terremoto in Emilia (2012) e a quello dell’Aquila (2009).

Come è emerso nel caso dell’Emilia, inoltre, le imprese assicuratrici italiane ricorrono ampiamente alla riassicurazione per gli eventi catastrofali e questo ha mantenuto contenuto l’impatto economico di tali eventi.

Secondo le stime dell’ANIA, solo il 44% delle abitazioni risulta coperto da garanzie assicurative per l’incendio e, di queste, solo una piccola parte (il 5%) prevede garanzie contro il terremoto.

Al contrario, in Nuova Zelanda circa il 90% delle abitazioni è coperto da assicurazione per eventi sismici e le polizze hanno garantito, in occasione del sisma avvenuto nel febbraio 2011, l’80% dei risarcimenti dei danni (su circa 15 miliardi di dollari di danni totali).  

Secondo gli Autori del report, è improbabile che si verifichi una più ampia diffusione delle garanzie assicurative contro i terremoti, in quanto le zone più ricche del Paese non sono esposte a questa tipologia di rischio.

Di conseguenza, conclude il report, è meglio favorire la diffusione di queste coperture attraverso incentivi di carattere fiscale.