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🇮🇹 Educazione finanziaria

LA FINANCIAL LITERACY DEGLI STUDENTI ITALIANI: ANALISI BANKITALIA SUI DATI PISA 2012

“La financial literacy in PISA 2012: un'analisi dei risultati e il ruolo delle famiglie in Italia” Questioni di Economia e Finanza (Occasional Paper) n. 335, luglio 2016

Pasqualino MONTANARO, Angela ROMAGNOLI


BANCA D’ITALIA
http://www.bancaditalia.it


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L’indagine PISA dell’OCSE, relativa al livello di preparazione degli studenti delle scuole dell’obbligo e delle scuole superiori, ha dedicato per la prima volta, nell’edizione del 2012, una sezione alla Financial Literacy, ossia al livello di conoscenza e competenza in materia finanziaria degli studenti quindicenni.

L’adesione a questo set di domande sulla financial literacy era volontaria e ha riguardato 18 Paesi, tra i quali l’Italia.

Lo studio della Banca d’Italia approfondisce l’analisi dei dati OCSE, cercando di individuare le variabili determinanti del grado di alfabetizzazione degli studenti italiani, anche in confronto agli studenti degli altri Paesi.

Emerge, in primo luogo, uno scarso livello di educazione finanziaria degli studenti italiani. Il 22% degli studenti, infatti, ha riportato un punteggio inferiore a 400, contro il 15% della media dei Paesi OCSE. In sostanza questi studenti non sono stati in grado di distinguere tra bisogni e desideri e sono stati in grado di prendere decisioni solo in situazioni quotidiane già sperimentate.

Inoltre la quota dei “top perfomer” italiani (gli studenti con punteggio superiore a 625 punti) è contenuta e pari al 2,1% (contro una media di 9,7% dei Paesi OCSE).

Tra tutti i coetanei dei Paesi considerati, gli studenti italiani sono risultati quelli con il punteggio peggiore, superando solo i ragazzi della Colombia.

L’aspetto più peculiare relativo agli studenti del nostro Paese è, però, relativo alla bassa correlazione tra status socio-economico dello studente e livello di alfabetizzazione finanziaria.

Mentre si conferma infatti, anche per gli studenti italiani, una significativa correlazione tra status socio-economico e competenze linguistiche e matematiche, questa relazione si indebolisce per quanto riguarda la financial literacy.

Ciò significa che è necessario intervenire sul piano della formazione e dell’educazione (ed è una strada percorsa a livello di istituzioni pubbliche e private), ma anche promuovere nelle famiglie un rapporto più consapevole con la gestione del denaro e delle risorse economiche.