CATASTROFI MAN-MADE: IL CASO DEL DISASTRO DELLA CITTÀ CINESE DI TIANJIN. REPORT MUNICH RE
“Man-made disasters. A growing number of the largest insurance losses today are man-made. The catastrophe in the Chinese city of Tianjin is just one example” "Topics Schadenspiegel". The magazine for claims managers, Issue 1/2016
MUNICH RE
https://www.munichre.com
Link a "TOPICS SCHAGENSPIEGEL" 1/2016
Munich Re, nella sua rivista Topics Schadenspiegel, ha dedicato un ampio articolo al disastro che ha colpito l’area portuale della città cinese di Tianjin il 12 agosto 2015.
Si tratta di una fra le più gravi calamità provocate dall’uomo che abbia colpito la Cina e, in generale, il Continente asiatico.
Le vittime accertate sono state 173, inclusi 99 vigili del fuoco; 800 i feriti. L’importo dei danni assicurati è stato stimato tra i 2 e i 3 miliardi di dollari statunitensi.
Con un’energia complessivamente rilasciata pari a 450 tonnellate di TNT, i danni sono stati causati da un improprio stoccaggio di materie prime.
Circa 230 tonnellate di nitrocellulosa erano infatti depositate nel polo logistico, dove erano anche collocate circa 800 tonnellate di nitrato di ammonio, un fertilizzante che ha la caratteristica di essere infiammabile.
L’autocombustione della nitrocellulosa ha innescato l’incendio; lo scoppio del nitrato di ammonio, a sua volta, si è propagato su parte dei cento chilometri quadrati dell’area portuale di Tianjin. Nella zona, inoltre, erano stoccate altre sostanze chimiche, tra le quali il cianuro di sodio, che ha contaminato aria e acqua della zona.
Gli edifici danneggiati, residenziali e commerciali - anche a distanza di chilometri dall’esplosione - sono stati 304.
Tra i beni di maggior valore distrutti o danneggiati risultano 75.000 autoveicoli di importazione.
L’indagine che ne è seguita ha appurato che nell’area erano presenti in gran numero sostanze pericolose, il che evidenzia un diffuso problema di risk management.
L’indagine ha portato all’arresto di 49 persone.