Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Solvency II, UFR

GLI ASSICURATORI EUROPEI CONTRARI ALLE PROPOSTE EIOPA DI MODIFICARE L’UFR

“Rushed changes to UFR unnecessary and could threaten investment returns for policyholders”


INSURANCE EUROPE
http://www.insuranceeurope.eu/


INSURANCE EUROPE - Link alla PRESS RELEASE



Come noto, EIOPA ha avviato lo scorso aprile una pubblica consultazione sulla metodologia da utilizzare per la determinazione dell’Ultimate Forward Rate (UFR), ossia il tasso di interesse di lungo termine cui tende, nel tempo, la curva risk free(1).
Con riguardo a tale consultazione, Insurance Europe ha pubblicato, il 18 luglio, un comunicato in cui evidenzia che affrettate modifiche all’UFR potrebbero indurre le imprese assicuratrici a strategie di investimento non ottimali, con conseguenti impatti negativi sulla redditività per gli assicurati.
Inoltre, aggiunge la Federazione europea degli assicuratori, apportare variazioni all’UFR prima di aver sottoposto a revisione Solvency II risulterebbe di scarsa utilità, visto che il framework regolamentare europeo già possiede diversi livelli di tutela (multiple layers of buffers), che garantiscono pienamente il diritto degli assicurati a ricevere la prestazione dovuta.

La Federazione ha precisato, inoltre, che l’UFR – così come definito in Solvency II – costituisce un parametro stabile e di lungo periodo, le cui calibrazioni sono frutto di accordi ottenuti a livello politico nel corso delle negoziazioni legate a Omnibus II. Peraltro, l’attuale contesto di bassi tassi di interesse non costituisce motivo di variazione nelle aspettative di lungo termine per quanto concerne i tassi stessi, posto che il loro attuale livello è legato alla policy della Banca Centrale Europea che -  nelle intenzioni -  dovrebbe avere valenza temporanea.

Insurance Europe evidenzia che, una volta avviata una revisione dell’UFR, sarà necessario effettuare un’analisi d’impatto per valutare quanto segue:

  • impatto sul generale livello prudenziale nell’ambito del Solvency II framework, per evitare  inutili oneri;
  • eventuali effetti prociclici e altre possibili conseguenze indesiderate per gli assicurati e per il sistema economico, con particolare riferimento alla capacità delle imprese assicuratrici di investire in progetti di lungo periodo e di distribuire prodotti di risparmio previdenziale di lungo termine;
  • back-testing  per garantire che siano stati raggiunti gli obiettivi di avere un tasso stabile di lungo termine  e di evitare ulteriore volatilità nel calcolo delle riserve tecniche.

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(1) Si veda: “EIOPA: consultazione sulla metodologia di calcolo dell’Ultimate Forward Rate (UFR)”, in Panorama Assicurativo n. 151, maggio 2016 (sezione "UNIONE EUROPEA").
http://www.panoramaassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=37743&est=1