Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Infortuni sul lavoro

RELAZIONE INAIL 2015: SI RIDUCONO GLI INFORTUNI SUL LAVORO, AUMENTANO LE MALATTIE PROFESSIONALI

“Relazione annuale 2015”


INAIL – ISTITUTO NAZIONALE PER L’ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO
www.inail.it


INAIL - Link alla PAGINA DI PRESENTAZIONE e ai DOCUMENTI CORRELATI



Il 25 giugno scorso il Presidente dell’INAIL, Massimo De Felice, ha presentato i dati 2015 relativi all'andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in Italia e i dati di bilancio dell’Istituto.
Nel corso dell’evento sono stati illustrati anche i risultati più rilevanti conseguiti dall’INAIL sul fronte degli investimenti, delle politiche in materia di cura, riabilitazione e reinserimento.

Si conferma, nel 2015, la tendenza alla riduzione nella serie storica del numero degli infortuni:

  • sono state registrate poco meno di 637.000 denunce di infortuni, in diminuzione del 4% rispetto al 2014 e del 22,1% rispetto al 2011. Gli infortuni sul lavoro sono stati poco più di 416.000 (-6,6% rispetto al 2014), di cui il 18,2% avvenuto “fuori dell’azienda”  (cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”);
     
  • delle 1.246 denunce di infortunio mortale (erano 1.152 nel 2014), gli infortuni accertati “sul lavoro” sono stati 694, di cui 382 (il 55%) avvenuti  “fuori dell’azienda” (in riduzione del 2% circa rispetto al 2014 e del 23,4% rispetto al 2011).
    Il dato, tuttavia, non è consolidato perché sono ancora in istruttoria 26 infortuni: se tutti fossero riconosciuti come casi mortali avvenuti “sul lavoro”, si avrebbe un aumento complessivo di circa l’1,7% rispetto al 2014, mentre la riduzione rispetto al 2011 sarebbe del 20%;
     
  • gli infortuni sul lavoro hanno causato circa 11 milioni di giornate di inabilità, con costo a carico dell’INAIL. In media, si tratta di circa 82 giorni per gli infortuni che hanno provocato menomazione e 20 giorni in assenza di menomazione.

I dati confermano l’andamento crescente nella serie storica del numero delle malattie professionali:

  • le denunce di malattia sono state circa 59.000 (circa 1.500 in più rispetto al 2014), con un aumento di circa il 24% rispetto al 2011. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 34%, il 3% è ancora “in istruttoria”. Il 63% delle denunce è per malattie del sistema osteomuscolare (cresciute del 46% rispetto al 2011);
     
  • le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 44.000 (di cui circa il 39% per causa professionale riconosciuta);
     
  • sono stati poco meno di 1.600 i lavoratori con malattia asbesto-correlata. I lavoratori deceduti nel 2015 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.462 (il 27% in meno rispetto al 2011), di cui 470 per silicosi/asbestosi (l’85% è con età al decesso superiore a 74 anni).

Per quanto riguarda i risultati economici e finanziari dell’Istituto, i principali dati del preconsuntivo 2015 indicano entrate di competenza per 9 miliardi e 634 milioni di euro (allo stesso livello del 2014) e uscite di competenza pari a 9 miliardi e 195 milioni (con prestazioni istituzionali in diminuzione dell’1,3% rispetto all’anno precedente).

Il risultato finanziario è pari a 439 milioni e, dunque, positivo (seppure in diminuzione del 7,8% rispetto al 2014 e del 43% rispetto al 2011).
Il risultato economico si attesta a 1.194 milioni (-21,5% rispetto al 2011). Le riserve ammontano a circa 28 miliardi e 167 milioni, “coperte” per circa l’83% da liquidità (versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione).
Sul bilancio dell’INAIL hanno inciso, anche nel 2015, le misure della “Legge di Stabilità” (la riduzione del 15,38% di premi e contributi è stata “tamponata” parzialmente dai 600 milioni trasferiti dallo Stato; hanno gravato i 192,6 milioni riversati allo Stato per riduzioni e razionalizzazione della spesa).