Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Risparmio

BANKITALIA: LE ATTIVITÀ FINANZIARIE DELLE FAMIGLIE NEL 2015. RISERVE VITA AL 13,9% DEL TOTALE

Relazione Annuale presentata all’Assemblea Ordinaria, 31 maggio 2016”


BANCA DI’TALIA
http://www.bancaditalia.it


Link alla PAGINA DI PRESENTAZIONE e ai DOCUMENTI CORRELATI


La presentazione della Relazione annuale del Governatore della Banca d’Italia, avvenuta il 31 maggio scorso, ha costituito l’occasione per fare il punto sull’evoluzione del risparmio e della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane.

Nel 2015 la ricchezza finanziaria delle famiglie consumatrici e produttrici è aumentata del 2,2% (2,8% al netto delle passività), principalmente per effetto della rivalutazione delle attività in portafoglio. In termini pro capite, la ricchezza è tornata al livello del 2007. In quell’anno era nettamente superiore a quella dell’area dell’euro mentre a fine 2015 la differenza si è pressoché annullata. Vi hanno contribuito sia il calo più ampio del valore delle attività finanziarie, protrattosi in Italia fino al 2011 per la crisi del debito sovrano, sia il livello molto contenuto dei nuovi investimenti in attività finanziarie, dovuto alla maggiore contrazione della propensione al risparmio e alla più debole dinamica del reddito.

Gli acquisti di attività finanziarie da parte delle famiglie, al netto delle vendite, sono stati di 24 miliardi di euro, circa un terzo di quelli del 2007. Le scelte di investimento continuano a essere influenzate dalla ricerca di combinazioni tra rischi e rendimenti più efficienti in risposta al basso livello dei tassi di interesse. È proseguita la sostituzione di titoli pubblici e di obbligazioni bancarie con strumenti di risparmio gestito (quote di fondi comuni e prodotti assicurativi), la cui incidenza nel portafoglio delle famiglie ha superato quella delle attività liquide (depositi e circolante), come nel periodo precedente il 2007.

La quota delle riserve del ramo vita sul totale delle attività finanziarie delle famiglie è salita dal 12,9% del 2014 al 13,9%. Considerando anche le riserve danni, i fondi pensione e il TFR, l’incidenza a fine 2015 è del 21%.