Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Banca, Titoli di Stato

BANCHE E TITOLI DI STATO: UN INTERVENTO DEL GOVERNATORE VISCO

“Banks’ sovereign exposures and the feedback loop between banks and their sovereigns”

Ignazio VISCO


BANCA D’ITALIA
www.bancaditalia.it


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Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, è intervenuto recentemente - in occasione di un convegno dell’Euro50 Group, sul futuro dei mercati europei dei titoli di Stato -  sul tema del trattamento prudenziale delle esposizioni delle banche al rischio del debito sovrano.

Dopo aver ripercorso la storia e sottolineato l’attualità del dibattito, Visco ha illustrato le ragioni sottostanti le due principali opzioni di policy oggetto di discussione: quella che prevede di introdurre requisiti patrimoniali o limiti di concentrazione per i titoli di Stato e quella che prevede, invece,  di lasciare il trattamento prudenziale immutato.

Le argomentazioni a favore della prima ipotesi sono le seguenti:

  • introdurre un requisito patrimoniale per le esposizioni ai titoli sovrani aumenta il capitale e, dunque, la solidità del sistema bancario;
     
  • un limite alla concentrazione delle esposizioni renderebbe le banche meno vulnerabili nell’ipotesi di un sovereign default, impedendo loro di svolgere un ruolo di amplificazione degli shock;
     
  • coefficienti di rischio ben calibrati possono incentivare un miglior risk management nelle banche;
     
  • minori investimenti in titoli di Stato potrebbero indurre le banche a erogare maggiori finanziamenti all’economia reale.

Per contro, la posizione di chi ritiene che nessun requisito debba essere introdotto per i titoli di Stato si basa sulle seguenti considerazioni:

  • non è corretto affermare che oggi non vi è alcun requisito per tali esposizioni, in quanto esse sono già considerate negli stress test, nelle misure di 2° pilastro e nel calcolo del leverage ratio di imminente introduzione;
     
  • inasprire i requisiti patrimoniali difficilmente può risultare sufficiente a proteggere le banche da eventuali default del debito sovrano. I casi di default si accompagnano in genere a gravi crisi economiche, che hanno pesanti ricadute dirette sulle banche;
     
  • nei periodi di forte turbolenza dei mercati, le banche hanno agito  in modo anticiclico, evitando che la crisi del debito sovrano diventasse ancora più grave;
     
  • tale ruolo anticiclico diventerebbe senza dubbio più difficile in presenza di vincoli di patrimonio e/o di concentrazione;
     
  • nuovi requisiti patrimoniali che fossero basati sui rating delle Agenzie presenterebbero numerosi inconvenienti derivati dalla limitatezza di tali strumenti informativi.

Secondo il Governatore, inoltre, il rischio di un default del debito sovrano dovrebbe essere affrontato rafforzando la sostenibilità delle finanze pubbliche piuttosto che tramite la riduzione degli incentivi delle banche a investire in titoli di Stato.