Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Educazione finanziaria

EDUCAZIONE FINANZIARIA, RICERCA DI CONSULENZA E “OVERCONFIDENCE”: LA REALTA’ ITALIANA IN UN QUADERNO CONSOB

“Financial advice seeking, financial knowledge and overconfidence. Evidence from the Italian market” Quaderni di Finanza n. 83, marzo 2016

M. Gentile, N. Linciano, P. Soccorso


CONSOB – COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETA’ E LA BORSA
http://www.consob.it


CONSOB Link al QUADERNO


Nell’attuale scenario di bassi tassi di interesse e di forte evoluzione regolamentare, il tema dell’educazione finanziaria dei cittadini è diventato oggetto di dibattito quotidiano. In un quaderno CONSOB recentemente pubblicato si esamina, con riferimento alla realtà italiana, la relazione fra financial literacy della popolazione, fiducia nelle proprie capacità di scelta e richiesta di servizi di consulenza finanziaria.


Un recente Quaderno della CONSOB analizza, con riguardo alla realtà italiana, la relazione tra livello delle conoscenze finanziarie e propensione a ricorrere alla consulenza nelle decisioni di investimento(1).

La consulenza finanziaria ha la funzione di sopperire alle carenze in termini di financial literacy e rappresenta uno strumento utile, in particolare, per gli investitori che non dispongono delle competenze necessarie per operare scelte razionali in campo finanziario.

Lo studio evidenzia, però, che i risparmiatori con conoscenze più elevate sono quelli che manifestano una propensione maggiore a rivolgersi alla consulenza finanziaria.
Livello di cultura finanziaria e propensione a ricorrere alla consulenza risultano essere due variabili complementari che contribuiscono a elevare la qualità delle scelte di investimento di alcune categorie di risparmiatori.

Gli individui con minori competenze finanziarie risultano in genere “overconfident” sulle proprie capacità di scelta e si avvalgono più facilmente di informal advice. Viceversa, gli individui con più elevata cultura finanziaria appaiono meno inclini alla sopravalutazione delle proprie capacità.

Dal punto di vista regolamentare emerge, quindi, che la regolamentazione dell’informazione finanziaria è lontana dall’essere utile proprio alle categorie più fragili, le quali ricorrono spesso alla consulenza di amici e/o parenti.

Fragilità alle quali dovrebbe rispondere, concludono gli Autori, un piano organico di educazione finanziaria.

_________________________________________

(1) Lo studio si basa sul sondaggio “Osservatorio sulle scelte di investimento delle famiglie italiane”, commissionato da Consob a GFK e condotto su un campione rappresentativo della popolazione italiana.