Panorama Assicurativo Ania

🇦🇺 Assicurazione malattia

L’ASSICURAZIONE PRIVATA MALATTIA IN AUSTRALIA: UNA PANORAMICA DEL MERCATO

“Private health insurance industry overview” APRA Insight, Issue One 2016


APRA - AUSTRALIAN PRUDENTIAL REGULATION AUTHORITY
http://www.apra.gov.au


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L’assicurazione privata malattia è un elemento portante del sistema sanitario in Australia e rappresenta anche il maggiore ramo di attività delle imprese assicuratrici.

Alla fine del 2015, 6,5 milioni di polizze fornivano copertura assicurativa malattia (per trattamenti ospedalieri o di tipo generale) a 13,4 milioni di persone. Il mercato è maturo e la maggior parte delle imprese opera da molto tempo nel settore.

Dal luglio 2015 APRA ha assunto il compito di vigilanza prudenziale sulle imprese assicuratrici del settore; prima di quella data, la responsabilità della vigilanza era in capo al Private Health Insurance Administration Council.

Attualmente operano nel mercato 33 imprese assicuratrici private. Le prime cinque detengono, in termini di numero di polizze, una quota di mercato pari a circa l’80% del totale. Le due imprese più grandi, che hanno una quota di mercato complessiva di circa il 55%, sono Medibank Private Limited e BUPA Australia.

Il mercato dell’assicurazione privata malattia australiano presenta alcune caratteristiche peculiari:

  • un tempo molto breve per la liquidazione dei sinistri (la maggior parte dei quali è pagato nel giro di tre mesi);
     
  • un pricing dei prodotti che segue il principio del community rating;
     
  • la vigilanza del Governo su prodotti e tariffe;
     
  • il sussidio di certi gruppi di assicurati tramite un meccanismo di equalizzazione del rischio;
     
  • sensibilità del settore ai cambiamenti della politica sanitaria da parte del Governo.

Le polizze offrono, di norma, coperture per i ricoveri ospedalieri o per trattamenti generali, secondo le definizioni previste dal Private Health Insurance Act 2007. Gli assicuratori privati, oltre alle coperture classiche, possono anche offrire servizi aggiuntivi, come coperture valide all’estero e prestazioni presso centri medici specializzati convenzionati o di proprietà.

Il settore, nel suo complesso, risulta redditizio, con profitti medi pari al 4,5% dei premi negli ultimi dieci anni. Nel 2014/2015, l’industria ha registrato un utile di 1,1 miliardi di dollari al netto delle tasse, in aumento del 6,8% rispetto all’anno precedente.

Le imprese del ramo detenevano, a fine 2015, attivi per 11,8 miliardi di dollari, a fronte di 4,9 miliardi di passività; il surplus rispetto al requisito patrimoniale minimo era pari a 5,6 miliardi.

In termini di asset allocation, le imprese hanno in genere seguito una strategia conservativa, investendo il 65% del totale in liquidità o titoli a basso rischio, l’ 11,2% in azioni, il 4,5% in immobili.