Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Risk management

DEFINIZIONE DI RISK APPETITE, RISK TOLERANCE E RISK LIMITS: IMPLICAZIONI PER ALLOCAZIONE DEL CAPITALE E PERFORMANCE DELL'IMPRESA

“How to calibrate risk appetite, tolerance and limits: the issues at stake for capital allocation, ERM and business performance”

Philippe FOULQUIER, Liliana ARIAS


EDHEC BUSINESS SCHOOL
http://www.edhec.edu/


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Il nuovo regime di Solvency II comporta profondi cambiamenti per l’industria assicurativa europea, richiedendo di adottare una visione “olistica” della gestione del rischio, in coerenza con un “risk appetite” definito dagli organi societari e in linea con una struttura di governance chiaramente delineata. Benché la Direttiva Solvency lasci libertà alle imprese riguardo alla struttura da dare al sistema e alla funzione di risk management, essa prevede tuttavia che tale sistema sia pienamente integrato nel processo decisionale dell’impresa. Ciò richiede un cambiamento significativo nell’organizzazione di molte compagnie e una vera e propria rivoluzione culturale, in particolare nella formalizzazione del “risk appetite”.

 

Scopo del presente lavoro è compiere un’analisi dei concetti di risk appetite, risk tolerance e risk limits che sono adottati nell’industria assicurativa e mostrare come essi impattano sulla gestione delle imprese.

Come primo passo, gli Autori effettuano una ricognizione dello “stato dell’arte”, intervistando un campione di manager delle diverse aree aziendali. Emerge che le espressioni del risk appetite sono molto differenti sia in termini di numerosità degli indicatori (che variano da 2 a 6) sia in termini di scelte degli indicatori (solvibilità, redditività, budget o utile, MCEV, liquidità, grado di soddisfazione) sia, infine, in termini di metrica e di calibrazione.

Nel lavoro si valutano le diverse tipologie di indicatori di risk appetite, dal punto di vista della loro rilevanza per la gestione dell’impresa, giungendo a una validazione degli indicatori di solvibilità, redditività e, in parte, di quelli di budget.

Affinché il risk management  sia pienamente integrato nella gestione ordinaria dell’impresa, occorre che il risk appetite sia declinato a livello tattico (“risk tolerance”) e/o a livello operativo (“risk limits”), anche se la ripartizione per business unit non risulta semplice ed emerge fra le imprese la volontà di adottare un approccio pragmatico.

Infine, gli Autori evidenziano come il processo di definizione e calibrazione del risk appetite della risk tolerance e dei risk limits debba essere il frutto di un’evoluzione che porti a superare una gestione basata solo sulla dimensione rischio/performance. Il processo passa attraverso una completa rivalutazione della cultura, degli obiettivi, della strategia e dell’organizzazione dell’intera catena del valore assicurativa.