Panorama Assicurativo Ania

🇨🇺 Assicurazione danni

CUBA: PROSPETTIVE DELL’ASSICURAZIONE DANNI ALLA LUCE DEL “DISGELO” CON GLI STATI UNITI

“Reopening for business. What renewed ties between the U.S. and Cuba mean for property/casualty insurers”

Robert HARTWIG, Lynne McCHRISTIAN


III – Insurance Information Institute
http://www.iii.org


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Il recente  viaggio del Presidente Obama a Cuba  ha suggellato l’avvio di un processo di riavvicinamento fra gli Stati Uniti e l’isola caraibica dopo oltre 50 anni segnati dal gelo politico e dall’embargo economico.

Tali premesse aprono importanti prospettive di sviluppo per Cuba in numerosi settori, fra i quali quello assicurativo.

Il presente documento delinea lo stato attuale del business assicurativo danni del Paese, evidenziando le potenzialità che esso presenta per gli operatori statunitensi interessati ad approdare in questo nuovo mercato.

Cuba conta 11 milioni di abitanti che, per decenni, hanno avuto esigenze assicurative private ridottissime per effetto, sostanzialmente, dell’assetto politico del Paese.

Nel 2013 la raccolta assicurativa ammontava a 450 milioni di dollari (403 milioni di euro), un valore paragonabile ai premi annui auto raccolti nello Stato dell’Alaska. Il business si trova di fatto in una fase ancora embrionale, “animato” da 2 compagnie di Stato.

Nello stesso anno la spesa assicurativa pro-capite era pari a circa 40 dollari (36 euro), ben al di sotto dei valori registrati da altri Paesi dell’area, quali Porto Rico (2.846 dollari), Giamaica (259 dollari) e Trinidad & Tobago (690 dollari).

Discorso analogo vale per il grado di penetrazione assicurativa (ossia il rapporto premi su PIL), che nello stesso anno era dello 0,6%, a fronte del 15% di Porto Rico, del 5% della Giamaica e del 3,8% di Trinidad & Tobago.

In prospettiva, l’espandersi del commercio, della proprietà privata e della libertà d’impresa dovrebbe alimentare una nuova domanda di coperture. Inoltre, lo sviluppo infrastrutturale del Paese dovrebbe portare a una forte domanda di coperture contro numerose tipologie di rischi da calamità naturali, cui il Paese è fortemente esposto, quali uragani, tempeste e terremoti.

Il report sottolinea che, accanto alle opportunità, sono da considerare anche gli ostacoli che è necessario superare. L’attuale ordinamento interno, ad esempio, richiede importanti cambiamenti sul piano sia politico sia regolamentare per porre credibili basi a uno sviluppo dell’assicurazione privata, sostenuto dall’afflusso di capitali stranieri.