Panorama Assicurativo Ania

🇬🇧 Unione Europea, Economia

‘BREXIT’: QUALI CONSEGUENZE (IN PARTICOLARE PER L’INDUSTRIA ASSICURATIVA)?

A practitioner’s guide to ‘Brexit’ – exploring its consequences and alternatives to EU membership


THE CITY UK
https://www.thecityuk.com/


THE CITY UK - pagina di presentazione

THE CITY UK - Link al REPORT

LLOYDS OF LONDON - The implications of Brexit for the London Insurance Market


TheCity UK(1) ha pubblicato “Guide to Brexit”, un report che analizza le possibili conseguenze derivanti dall’uscita del Regno Unito dalla UE, come pure le eventuali alternative praticabili.

Nel report vengono sottolineati i principali aspetti pratici conseguenti a un eventuale abbandono dell’Unione, questioni di cui è assolutamente urgente rendere consapevoli le imprese britanniche. Parimenti, viene affrontato il tema del necessario bilancio fra problemi e opportunità derivanti dalla non-appartenenza all’Unione. 

Il report pone in evidenza che lo sviluppo del mercato unico europeo ha favorito e rinforzato, nel corso di un ventennio, la posizione del Regno Unito come centro della finanza internazionale(2).  Ne è prova il fatto, ad esempio, che il London Market sia il primo al mondo per international trading assicurativo e riassicurativo; alla clientela europea, in particolare, è riconducibile circa il 17% della raccolta premi delle compagnie del London Market e il 16% della raccolta premi Lloyd’s(3).
Con riguardo al settore bancario, invece, su un totale di 155 banche estere presenti nel Regno Unito, 75 provengono da Paesi UE e detengono attivi per 1.100 miliardi di sterline.  

Le conseguenze di una eventuale “Brexit”  - prosegue il report -  implicherebbero, per il Paese, la perdita dei vantaggi commerciali derivanti dagli accordi internazionali (presenti e futuri) stipulati dall’Unione europea e l’onere di rinegoziazioni individuali di tali accordi, nell’incertezza di poter ottenere risultati altrettanto vantaggiosi.
Un fattore “compensativo”, tuttavia, potrebbe derivare al Regno Unito dalla possibilità di realizzare accordi commerciali in settori in grado di servire al meglio gli interessi economici del Paese, senza l’obbligo di rispettare eventuali vincoli posti dall’Unione europea.  Urge, pertanto, verificare se il Regno Unito sia nell’effettiva posizione di gestire le proprie politiche finanziarie e commerciali in modo autonomo, con successo e con costi contenuti.

Il report di TheCity UK conclude che un eventuale abbandono dell’Unione europea da parte del Regno Unito potrebbe danneggiare il fiorente comparto finanziario del Paese, essenzialmente a causa del conseguente clima di generalizzata incertezza, della perdita di influenza in relazione all’international trading, del ridotto accesso al mercato.

Anche Moody’s ha dedicato un approfondimento al tema in esame, dal titolo “UK and EU: Brexit Presents Modest and Manageable Credit Challenges for Exposed Issuers". Qui di seguito il link alla press release di commento:

“Moody’s: Brexit poses manageable credit challenges for UK and EU”
https://www.moodys.com/research/Moodys-Brexit-poses-manageable-credit-challenges-for-UK-and-EU--PR_346048

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 (1) L’Associazione “TheCityUK” è una industry lobby group del settore privato, che promuove l'industria dei servizi finanziari e professionali nel Regno Unito.

(2) L'adesione all'UE ha permesso al Regno Unito di facilitare e sviluppare le esportazioni, in particolare nel settore dei servizi (soprattutto quelli finanziari).  Il Paese è il principale esportatore mondiale di servizi finanziari e di servizi professionali ad essi correlati, mentre l'UE costituisce il più grande mercato unico recettore delle esportazioni di servizi finanziari provenienti dal Regno Unito. Il trade surplus così generato risulta pari a 18,5 miliardi di sterline (23,5 miliardi di euro).

(3) In un recente intervento tenuto presso l’Insurance Institute of London dal Chief Risk Officer dei Lloyd’s, è stato sottolineato, tra l’altro, che gli eventuali vantaggi derivanti da maggiore libertà commerciale “post-Brexit” dovranno essere valutati con estrema cautela.  E’ già una realtà, invece, che il London Market rappresenti il più grande global hub assicurativo per i rischi aziende e i rischi speciali (commercial / specialty risks): premi lordi per 60 miliardi di sterline, 350 imprese e 48.000 addetti.
Per il testo integrale dell’intervento di Sean MacGovern, CRO di Lloyd’s, si veda il link posto in testa al presente articolo di Panorama Assicurativo.