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🇮🇹 Previdenza complementare

COVIP: PRINCIPALI DATI STATISTICI SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA NEL 2015

β€œLa previdenza complementare. Principali dati statistici (quarto trimestre 2015)”


COVIP – COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE
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COVIP ha pubblicato recentemente i principali dati statistici relativi alla previdenza complementare in Italia nel quarto trimestre 2015.

A fine 2015, gli iscritti totali alla previdenza complementare erano circa 7,3 milioni; al netto delle uscite, la crescita nell’anno è stata di circa 860.000 unità (+13,4%).

Gli iscritti totali ai fondi negoziali erano 2,475 milioni, in prevalenza lavoratori dipendenti privati. Nell’anno trascorso l’incremento è stato di 530.000 iscritti, ossia il 27,3% da inizio anno, un aumento da imputare all’avvio del meccanismo di adesione automatica di tipo contrattuale di tutti i lavoratori dipendenti del settore edile mediante versamento del contributo a carico del datore di lavoro.

Per i fondi pensione aperti gli iscritti sono aumentati di 93.000 unità (+8,8%), portando il totale degli aderenti a fine 2015 a quota 1,150 milioni.

Gli iscritti ai PIP “nuovi” (piani individuali pensionistici di tipo assicurativo conformi al D. Lgs. 252/2005) erano 2,596 milioni, circa 238.000 in più (+10,1%) rispetto all’anno precedente.

Il patrimonio accumulato dalle diverse forme pensionistiche ammontava a circa 138,4 miliardi di euro, in aumento del 5,7% rispetto a fine 2014.

Le risorse dei fondi negoziali erano pari a 42,5 miliardi, in crescita del 7,3%. I PIP “nuovi” disponevano di un patrimonio di 19,4 miliardi e i fondi aperti di 15,4; l’incremento nell’anno è stato, rispettivamente, del 10,4% e del 18,7%.

A fronte di un andamento altalenante dei mercati finanziari nel corso del 2015, i risultati delle forme pensionistiche complementari sono stati in media positivi per tutte le tipologie di forme pensionistiche e per i rispettivi comparti.

I rendimenti medi, al netto dei costi di gestione e della fiscalità, si sono attestati al 2,7% nei fondi negoziali e al 3% nei fondi aperti; per i PIP “nuovi” di ramo III, il rendimento medio è stato del 3,7%.