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INTESA SANPAOLO: 8° RAPPORTO ANNUALE SUI DISTRETTI INDUSTRIALI IN ITALIA

“Economia e finanza dei distretti industriali” Rapporto annuale n. 8, dicembre 2015

Direzione Studi e Ricerche


INTESA SANPAOLO
www.intesasanpaolo.com


Link al REPORT



Intesa Sanpaolo ha recentemente pubblicato  l’8° report annuale sui distretti industriali in Italia.

Dal documento si evince che i distretti si confermano punto di forza dell’industria italiana. Nel biennio 2014-15, il fatturato a prezzi correnti delle imprese distrettuali è cresciuto in media d’anno dell’1,9%. Tra il 2008 e il 2015 sono quasi 6 i punti percentuali di maggior  crescita per le imprese dei distretti rispetto alle aree non distrettuali.
I distretti, inoltre, hanno completamente recuperato quanto perso durante la crisi e sono tornati ai livelli di fatturato del 2008. Al contrario, al di fuori dei confini distrettuali il gap è ancora significativo.

In tale contesto vi sono stati segnali positivi anche sul fronte dei margini di profitto, che recuperano anch’essi i livelli del 2008.

Per il 2016-17 si prospetta un’ulteriore crescita media annua del 2,7%, sostenuta dalla domanda interna, con un maggior ruolo per i beni di investimento.

I distretti industriali sono premiati da una maggiore capacità di esportare, effettuare investimenti diretti esteri, registrare brevetti e marchi, oltreché dall’azione di alcune importanti istituzioni locali attive nella certificazione, nella formazione e nella promozione internazionale.

In particolare, i risultati di eccellenza raggiunti da alcuni importanti distretti agro-alimentari si spiegano con l’elevata diffusione di colture certificate a marchio DOP-IGP, la diversificazione dell’attività agricola, l’attenzione all’ambiente e l’impiego di una manodopera più qualificata e giovane rispetto alle aree non distrettuali.

Oltre ai distretti industriali, negli ultimi anni si sono messe in evidenza anche le aree italiane specializzate nei settori high-tech: i 22 poli tecnologici monitorati hanno mostrato, infatti, buone performance di crescita e reddituali.

La competitività dei distretti è influenzata positivamente dalla presenza di capofila italiane consolidate, che hanno investito nel territorio. Accanto a questi soggetti si sta assistendo all’affermazione di una nuova classe di medie imprese, capaci  - tra il 2008 e il 2014 -  di rafforzare i propri livelli di redditività, aumentare il fatturato (+10%) e accrescere il numero dei propri addetti (+5% circa), facendo leva anche su una struttura patrimoniale più solida.

Rimangono tuttavia alcune criticità nascoste, in parte, nell’analisi dei dati medi. Soffrono soprattutto le imprese più piccole, che sono  lontane dai livelli del fatturato del 2008 e, nonostante un miglioramento nei tempi di pagamento delle fatture, continuano a essere sottopatrimonializzate e altamente esposte ai debiti bancari di breve termine, incontrando molte difficoltà nel mantenere in equilibrio la gestione finanziaria e della liquidità, anche quando presentano una gestione industriale positiva.