Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Analisi dei mercati

L’ASSICURAZIONE IN SERBIA E IN MACEDONIA, DESCRITTA IN DUE RECENTI ARTICOLI

--“Comparative analysis of the life insurance in Republic of Macedonia and Republic of Serbia” Annals of the “Constantin Brâncusi” University of Târgu Jiu - Economy Series, Issue 6/2015 -- “Empirical analysis of the risks and resilience to shocks of the Macedonian insurance sector” Geneva Papers on Risk and Insurance – Issues and Practice, Vol.40, n.4 (Oct.2015)


THE “CONSTANTIN BRÂNCUSI” UNIVERSITY OF TÂRGU JIU (ROMANIA)
http://www.utgjiu.ro/index_en.php

PALGRAVE MACMILLAN (Geneva Papers)
http://www.palgrave-journals.com/gpp/index.html


Comparative analysis of the life insurance in Republic of Macedonia and Serbia - LINK AL DOCUMENTO


 

L’analisi comparata dei mercati assicurativi di Serbia e Macedonia, pubblicata sul sito dell’Università romena “Constantin Brâncuşi”, permette di evidenziare alcune caratteristiche dei mercati in esame e fornisce alcuni dati recenti sull’andamento del settore. I dati, inoltre, vengono posti a confronto con quelli di realtà assicurative vicine ai due Paesi (ad esempio: Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro).

Nel mercato finanziario macedone, il peso del comparto assicurativo è ancora molto limitato (3,6% contro l’87% del settore bancario); la stabilità delle banche, inoltre, rappresenta un fattore di considerevole importanza per le imprese assicuratrici, in quanto queste ultime detengono un terzo degli attivi in forma di depositi bancari.
Il mercato è caratterizzato da un moderato grado di concorrenza. La concentrazione maggiore si rileva nei rami vita, soprattutto a causa del contenuto numero di operatori(1).
La raccolta premi 2014 è risultata pari a 7,6 miliardi di dinari (circa 124 milioni di euro), la maggior parte dei quali (6,7 miliardi di dinari, pari a circa 109 milioni di euro) riconducibili all’attività dei rami danni. Il comparto danni rappresenta l’88,3% del mercato complessivo. Il rapporto premi/PIL è molto basso (1,4% a fine 2014); la maggior parte dei premi è riferita a polizze la cui sottoscrizione è obbligatoria per legge.

Anche il mercato finanziario serbo si presenta decisamente bank-oriented: le attività del settore del credito raggiungono il 92% del totale, contro il 5,2% del settore assicurativo.  Sono attive 25 compagnie di assicurazione, di cui 21 impegnate nell’attività diretta(2) e 4 riassicuratrici. La maggioranza degli operatori assicurativi fa capo a soggetti esteri (19 imprese).
Il rapporto premi/PIL è inferiore a 1,7%.

Alcuni confronti con altri paesi dell’Europa orientale permettono di evidenziare che:

  • il livello raggiunto dalla spesa assicurativa procapite è molto diversificato fra i paesi dell’Europa orientale:  963 euro in Slovenia, 277 euro in Croazia,  77 euro in Serbia e 56 euro in Macedonia;
  • i premi vita rappresentano il 27,9% della raccolta complessiva in Slovenia e Croazia, il 21,9% in Serbia, il 16,4% in Bosnia-Erzegovina, il 14,9% in Montenegro e il 10,1% in Macedonia;
  • rispetto al totale della popolazione, i possessori di polizze vita sono soltanto il 21% in Slovenia, il 18% in Croazia, l’8% in Serbia e l’1,5% in Macedonia.

Secondo lo studio, occorre sostenere la cultura assicurativa e l’educazione finanziaria (soprattutto tra i giovani), sviluppare nuovi canali distributivi, favorire la cooperazione tra comparto bancario e assicurativo, introdurre agevolazioni fiscali per i sottoscrittori di polizze vita, armonizzare la normativa (secondo il modello dell’Unione europea).

L’articolo pubblicato nella serie dei Geneva Papers(3),  invece, si propone di analizzare i rischi per la stabilità del mercato assicurativo della Macedonia e di quantificarne la capacità di far fronte a shock economico-finanziari.
Nel modello empirico utilizzato (applicato a 11 compagnie macedoni, tra ottobre 2008 e giugno 2014), la stabilità del settore – valutata sulla base del Solvency Margin – è una funzione dei sinistri in rapporto ai premi lordi, della concentrazione del mercato e di prodotto, del tasso di interesse sui depositi, del tasso di inflazione e della crescita del PIL.  Gli scenari ipotizzati sono complessivamente cinque, dei quali uno (baseline scenario) non è caratterizzato da shock.
I risultati degli stress tests indicano che, per tutti gli scenari, a un confidence level pari al 95%, il Value-at-Risk (VaR) del Solvency Margin è “moderato” (non eccede la soglia “critica” del 100%). Il mercato appare quindi in grado di sostenere shock definiti “estremi”, anche se va evidenziato che 3 imprese su 11 non hanno superato il test.

La principale raccomandazione, formulata a chiusura dell’articolo, è quella di diffondere una maggior consapevolezza dell’importanza dei rischi di mercato per le compagnie assicuratrici macedoni e della necessità di criteri trasparenti di management e di valutazione.
L’Autorità di vigilanza dovrebbe offrire metodologie più avanzate per il calcolo del Solvency Margin (che dovrebbero includere l’esposizione dell’assicurato ai rischi di mercato). Per contro, le imprese assicuratrici – al fine di aumentare il proprio grado di resilienza di fronte agli shock – dovrebbero concentrare il proprio impegno sulla costruzione di portafogli maggiormente diversificati, al fine di ridurre il rischio di variazioni del loro valore e, di conseguenza, i rischi di effetti avversi sul Solvency Margin.

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 (1) Il documento indica che sono presenti sul mercato macedone 15 imprese assicuratrici (di cui 4 operanti nei rami vita e 11 nel comparto danni; tra gli istituti di credito, uno è specializzato nella bankinsurance). Nel vita, le prime due imprese per importanza sono Croatia Life (43,3% del mercato) e Grave (43,8%). Tutte le imprese danni operanti in Macedonia fanno parte di gruppi assicurativi che hanno sede in paesi dell’Unione europea.

(2) Nel dettaglio, si tratta di 6 imprese operanti nei rami vita, 9 nel comparto danni e 6 imprese miste. 

 (3) Si tratta di una rivista disponibile in abbonamento, edita da Palgrave McMillan.