Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Pensioni, Reddito

ISTAT: LE CONDIZIONI DI VITA DEI PENSIONATI IN ITALIA (2013-2014)

“Le condizioni di vita dei pensionati. Anni 2013-2014”


ISTAT–ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
www.istat.it


Link al DOCUMENTO



I primi di gennaio, ISTAT ha pubblicato un Focus sulle condizioni di vita dei pensionati in Italia. Il documento -  che si riferisce agli anni 2013-2014 - è stato redatto integrando le informazioni di fonte amministrativa, derivanti dal Casellario centrale dei pensionati dell'INPS, con i risultati dell'indagine campionaria su reddito e condizioni di vita dei cittadini (Eu-Silc).

Nel 2014, i pensionati italiani erano 16,3 milioni (-134.000 rispetto al 2013) e hanno percepito in media un reddito pensionistico lordo pari a 17.040 euro. Le donne erano il 52,9% e hanno ricevuto mediamente importi di circa 6.000 euro inferiori rispetto quelli destinati agli uomini.

Se il pensionato possiede un titolo di studio pari alla laurea, il suo reddito lordo pensionistico (circa 2.490 euro mensili) è più che doppio di quello delle persone senza titolo di studio o con al più la licenza elementare (1.130 euro).

Con riferimento al 2013, tra i beneficiari, le pensioni di vecchiaia e anzianità rappresentano la fonte principale di reddito (in media il 64% del loro reddito complessivo), seguite dai redditi da lavoro (16%); tra le pensionate, invece, è decisamente importante l’apporto reddituale delle pensioni di reversibilità (27,6%), mentre l’importo delle prestazioni è più elevato rispetto agli uomini (9,5%).

Tra i residenti nel Mezzogiorno è superiore alla media il contributo delle pensioni di reversibilità (14,1% contro 12,1% del Nord), d’invalidità (6,6% contro 2,5%) e delle assistenziali (13,4% contro 4,1%). Più raro è invece il cumulo di redditi da lavoro con redditi pensionistici: tale combinazione rappresenta circa il 9,7% del reddito complessivo, contro il 13% del Centro e il 14,6% del Nord.

Le famiglie con pensionati sono stimate in 12.400; per quasi i due terzi (63,2%) i trasferimenti pensionistici rappresentano oltre il 75% del reddito familiare disponibile (per il 26,5% l’unica fonte di reddito).
La stima del reddito netto medio di tali famiglie è di 28.480 euro, di circa 2.000 euro inferiore a quello delle famiglie senza pensionati (pari a 30.400 euro).
Nel 2013, tuttavia, Il rischio di povertà tra le famiglie con pensionati è indicato a livelli più bassi rispetto ad altre famiglie (16% contro 22,1%), a indicare come, in molti casi, il reddito pensionistico possa porre  al riparo da situazioni di forte disagio economico.

L’evidenza è confermata anche dai dati relativi alle situazioni di "grave deprivazione": l’incidenza di tale condizione è stimata nella misura del 10%, contro il 12,5% delle famiglie senza pensionati.
Il rischio di povertà è elevato tra i pensionati che vivono soli (22,3%); esso diventa però più grave quando con il proprio reddito  il pensionato deve sostenere anche il peso di altri componenti del nucleo familiare, adulti, che non percepiscono redditi da lavoro: circa un terzo di tali famiglie (31,3%) è stimato essere a rischio di povertà.