Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Welfare

CENTRO EINAUDI E UNIVERSITÀ STATALE DI MILANO: NUOVO RAPPORTO SUL “SECONDO WELFARE” IN ITALIA

“Secondo Rapporto sul secondo welfare in Italia 2015”

Franca MAINO, Maurizio FERRERA (a cura di)


CENTRO DI RICERCA E DOCUMENTAZIONE LUIGI EINAUDI, PERCORSI DI SECONDO WELFARE
http://secondowelfare.it


Link alla PAGINA DI PRESENTAZIONE

Link al REPORT


E’ stato pubblicato il 2° rapporto biennale sul Secondo Welfare in Italia, edito dal Centro di Ricerca Luigi Einaudi in collaborazione con l’Università Statale di Milano.

Il Secondo Welfare, che consiste nelle politiche sociali pubbliche e private che si sviluppano al di fuori del Welfare State tradizionale e sono indirizzate ad integrarlo, è un fenomeno in crescita in Italia.

Il welfare negoziale (nelle sue varie forme: aziendale, interaziendale, territoriale) coinvolge ormai il 21,7% delle imprese italiane (il 31,3% se si considera anche la contrattazione individuale).

Il settore non profit ha dato anch’esso segni di grande vitalità. Al termine del 2011 le organizzazioni non profit attive in Italia risultavano essere più di 300.000, il 28% in più rispetto al 2001, con una crescita del personale dipendente pari al 39,4%.

Vi è stato un notevole consolidamento del Secondo welfare nel settore della sanità. Risultano operative ormai più di 100 società di mutuo soccorso che si occupano di prestazioni socio-sanitarie e sono circa un milione gli italiani che hanno oggi una copertura integrativa grazie all’iscrizione a una società di mutuo soccorso.
Sono poi circa un milione e mezzo le famiglie direttamente coperte da una polizza malattia, a cui vanno aggiunti circa 3 milioni di soggetti aderenti a fondi integrativi convenzionati con un’impresa assicuratrice.

Nonostante le innegabili realizzazioni del secondo welfare, rimangono tuttavia alcune zone d’ombra: l’eterogeneità, la frammentazione, la diffusione a macchia di leopardo degli interventi, le forti disparità fra Nord e Sud, esacerbate dalla crisi. E sono emerse anche nuove criticità: gli ostacoli normativi contro cui si scontra l’attivismo del secondo welfare; la ancora troppo scarsa consapevolezza del suo potenziale quale motore di crescita; il modesto investimento sulla comunicazione.

Per promuovere la crescita ulteriore del Secondo welfare è necessario – segnalano gli Autori – elaborare una strategia che rafforzi i suoi volani interni ed esterni. Fra i volani interni, di particolare importanza sono l’espansione e l’articolazione degli strumenti di finanza sociale, nonché la messa a punto di canali e veicoli per l’estensione delle “reti” e la diffusione di conoscenze e buone pratiche all’interno di tutto il territorio nazionale.
Fra i volani esterni, è necessario realizzare una serie di riforme che aprano spazi e incentivino le partnership fra pubblico, privato e terzo settore, da un lato, e facilitino lo sviluppo del welfare integrativo e assicurativo, dall’altro.