Panorama Assicurativo Ania

Pensioni

ESCE L’EDIZIONE 2015 DI "PENSIONS AT A GLANCE": REPORT BIENNALE DELL’OCSE SUI SISTEMI PENSIONISTICI

“Pensions at a Glance 2015. OECD and G20 indicators”


OECD
http://www.oecd.org


Link alla PAGINA DI PRESENTAZIONE del REPORT


L’OCSE ha pubblicato Pensions at a Glance, il report biennale sui sistemi pensionistici nei Paesi OCSE e del G20 (1).

Le recenti riforme hanno accresciuto la sostenibilità finanziaria dei sistemi pensionistici.  Nel contempo, i pensionati godono di livelli di vita che mai in passato hanno potuto avere.

Tuttavia, il problema dei livelli delle prestazioni pensionistiche che le future generazioni potranno ottenere si fa sempre più grave. Per molti giovani, infatti, si prospetta il concreto rischio di povertà al momento del ritiro dalla vita attiva.

Circa metà dei Paesi OCSE ha preso misure, negli ultimi due anni, per rendere più sostenibile il proprio sistema previdenziale. Un terzo dei Paesi, invece, ha riformato il sistema previdenziale nell’ottica di rafforzare le reti di sicurezza nei confronti dei gruppi più vulnerabili di cittadini.

La sfida dunque, sostiene l’OCSE, è quella di coniugare la sostenibilità finanziaria con una corretta dose di flessibilità e di adattabilità del sistema pensionistico, che lo renda in grado di rispondere ai cambiamenti e alle incertezze del futuro del mondo del lavoro, garantendo tenori adeguati di vita a chi andrà in pensione.

Dai primi anni 2000, l’età effettiva di pensionamento è salita costantemente, specialmente per le donne.  Il tasso di occupazione nella fascia di età tra 55 e 64 anni è cresciuto in molti Paesi: si è passati, ad esempio, dal 45% al 66% in Germania, dal 31% al 46% in Italia e dal 52% al 57% nella media dei Paesi OCSE.

Se è vero che ci sono stati miglioramenti, è anche evidente che le sfide che attendono i sistemi previdenziali sono particolarmente difficili.

A percorsi lavorativi caratterizzati dalla continuità si stanno progressivamente sostituendo percorsi di lavoro con contratti a tempo determinato, flessibili e precari. Molti giovani, quindi, si trovano a dover gestire due fattori concomitanti: flussi reddituali da lavoro incerti e riduzione drastica delle garanzia dello Stato sociale in materia previdenziale.

Un capitolo di Pensions at a Glance 2015 è dedicato all’Italia.
Molte delle tendenze analizzate a livello globale valgono anche per il nostro Paese e, se possibile, sono ancor più evidenti.

In Italia, le pensioni pubbliche già oggi assorbono il 15,7% del PIL (media periodo 2010-2015), il secondo valore più elevato tra i Paesi OCSE. Le importanti riforme del sistema previdenziale hanno permesso di riportare in equilibrio nel medio-termine il sistema.
Tuttavia, il livello contributivo che permette questo equilibrio prospettico è il più alto al mondo. Inoltre, si tratta di un equilibrio raggiunto sulle spalle delle generazioni future. La povertà futura non è solo un’ipotesi, ma una prospettiva certa per molti giovani lavoratori.
Vi è il rischio quindi che, per il nostro Paese, si rompa il patto generazionale, per il quale in un sistema previdenziale pay as you go, anche se contributivo nozionale, sono le generazioni più giovani a pagare le pensioni dei lavoratori in quiescenza.

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 (1) Per il report precedente, si veda: “Pubblicata l’edizione 2013 di “Pensions at a glance” dell’OCSE”, in Panorama Assicurativo n. 123, gennaio 2014.
http://www.panoramaassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=35391&est=1