Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Stabilità finanziaria

L’ASSICURAZIONE ITALIANA NEL RAPPORTO SULLA STABILITA’ FINANZIARIA N. 2/2015 DI BANKITALIA

“Rapporto sulla stabilità finanziaria”


BANCA D’ITALIA
http://www.bancaditalia.it/


BANCA DITALIA Link alla PAGINA DI PRESENTAZIONE e al REPORT



Banca d’Italia ha pubblicato la nuova edizione del Rapporto sulla stabilità finanziaria, documento semestrale che analizza l’andamento e i rischi del sistema bancario e assicurativo italiano.

Nel report viene segnalato, anzitutto, che la ripresa dell’attività produttiva a livello europeo e le politiche monetarie espansive sembrano limitare i rischi di instabilità finanziaria, anche se -  sul piano globale - rimane l’incertezza legata al rallentamento dell’economia cinese.

Per quanto riguarda l’Italia, migliorano le condizioni finanziarie delle famiglie e si riduce il numero delle aziende finanziariamente fragili, anche se queste ultime rimangono esposte a un’evoluzione sfavorevole delle condizioni macroeconomiche o a un repentino rialzo dei tassi di interesse.

Dal punto di vista più strettamente finanziario migliorano le condizioni di liquidità dei mercati italiani e le banche aumentano reddito e patrimonio, riducendosi inoltre la loro esposizione al rischio di tasso. L’unico aspetto in controtendenza sembra essere quello legato ai crediti deteriorati, che continuano ad aumentare, anche in relazione al mancato sviluppo del mercato secondario di questa tipologia di impieghi.

Un capitolo specifico è dedicato al settore assicurativo.

Le assicurazioni italiane risultano solide patrimonialmente e in grado di far fronte a un periodo anche prolungato di bassi tassi di interesse. Inoltre, aumentano gli utili attesi e le quotazioni dei titoli delle compagnie risultano in linea con quelle del resto d’Europa.
L’evoluzione del mercato trova riscontro negli indici di bilancio, con un ROE che, per quanto riguarda il primo semestre 2015, è pari al 6,1% nei rami vita e al 5,4% nei rami danni.

Due approfondimenti sono dedicati all’analisi dei rischi nel nuovo regime di Solvency II e agli effetti del protrarsi dell’attuale scenario di bassi tassi di interesse.

Per quanto riguarda gli effetti di Solvency II, il rapporto evidenzia una generale solidità anche nel nuovo regime, con fondi propri ammissibili due volte superiori al  minimo regolamentare. Come evidenziato anche negli stress test del 2014, il profilo di rischio degli assicuratori italiani risulta in linea con quello delle compagnie europee. I rischi di mercato assorbono oltre il 57% del capitale; gli effetti di diversificazione e la capacità di assorbimento delle perdite relative alle riserve tecniche e alle imposte differite riducono di circa il 60% il requisito patrimoniale associato alle singole fonti di rischio. Le componenti del SCR relative ai rischi operativi e alle attività non assicurative pesano per meno del 20% del totale.

Quanto al  livello dei tassi di interesse, il secondo approfondimento evidenzia che, sulla base dei test condotti da IVASS nella scorsa primavera - utilizzando la curva dei tassi di interesse pubblicata da EIOPA nel mese di marzo -, il disallineamento tra attivi e passivi nelle assicurazioni vita rimane limitato, nonché invariante rispetto alla dimensione di impresa.
Le analisi -  condotte su un campione di imprese vita di differenti dimensioni - confermano che, anche con una curva dei tassi di interesse più bassa, il disallineamento tra la durata finanziaria del passivo e quella dell’attivo rimane contenuto e sale da 0,3 a 0,4 anni per l’intero campione, con un impatto poco significativo sulla solvibilità.