LA CONCENTRAZIONE DEI RISCHI NELLE ASSICURAZIONI “CASUALTY”: UN REPORT CRO FORUM
“Casualty Accumulation Risk”
CRO FORUM
http://www.thecroforum.org
Il CRO Forum ha dedicato un report al tema della concentrazione del rischio nelle assicurazioni Casualty. Per Casualty Accumulation si intende la concentrazione di rischi o di coperture assicurative che può essere influenzata da eventi che provocano danni sostanziali su una molteplicità di polizze e, potenzialmente, per diversi anni e su più aree geografiche.
L’accumulazione dei rischi Casualty necessita di valutazioni e modellistiche più complesse rispetto al settore Property, in ragione del profilo temporale delle esposizioni e per il fatto che sviluppi di natura sociale possono modificare la natura del rischio.
Gli eventi catastrofali nel settore Casualty possono essere classificati in tre categorie:
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gli eventi improvvisi e accidentali (ad esempio il sinistro del Tunnel del Monte Bianco o della piattaforma petrolifera Deep Horizon);
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i sinistri seriali aggregati, che si verificano quando una molteplicità di polizze è interessata da un singolo evento (ad esempio quelli legati all’amianto);
- i sinistri sistemici, dove un processo o una procedura ripetibile o una pratica industriale provocano una serie di sinistri.
L’analisi dell’esposizione del portafoglio a queste tipologie di eventi deve considerare due aspetti fondamentali.
In primo luogo, l’analisi di sinistri analoghi avvenuti in precedenza permette una migliore conoscenza e gestione del rischio potenziale. Tuttavia, ci deve essere la consapevolezza che, al contrario dei sinistri Property, l’analisi storica dei sinistri Casualty ha un potere previsivo molto minore: ciascun evento; infatti, ha conseguenze e segue dinamiche molto specifiche.
Se la maggior parte degli assicuratori, evidenzia il report, gestisce il rischio di accumulazione Casualty attraverso limitazioni della copertura, la figura del Chief Risk Officer è in grado - anche attraverso le più appropriate tecniche modellistiche - di garantire una più estesa disponibilità di dati e un miglior monitoraggio dei rischi potenziali, supportando così lo sviluppo di nuovi prodotti assicurativi.