Panorama Assicurativo Ania

Sanità, Spesa sanitaria

SENZA ASSICURAZIONE PRIVATA, SPESA SANITARIA INSOSTENIBILE NELLE ECONOMIE AVANZATE: REPORT OCSE

“Fiscal sustainability of health systems. Bridging health and finance perpectives” (REPORT) “Healthcare cost unsustainable in advanced economies without reform” (PRESS RELEASE)


OECD-ORGANISATION FOR ECONOMIC CO-OPERATION AND DEVELOPMENT
http://www.oecd.org


OECD PRESS RELEASE

OECD REPORT



L’OCSE ha pubblicato un report sui sistemi sanitari e la loro sostenibilità nei paesi ad economia avanzata.

Senza adeguate riforme – si afferma nel documento – la spesa sanitaria è destinata a rivelarsi nel medio-lungo termine non sostenibile. Nonostante la crisi economica abbia determinato un rallentamento della crescita della spesa sanitaria, specie in Europa, la spesa pubblica per sanità e assistenza nell’area OCSE è prevista crescere da circa il 6% del PIL a quasi il 9% nel 2030 e al 14% nel 2060, a meno che i Governi non riescano a contenere i costi.

A fronte a queste tendenze si rivelano necessarie alcune misure.
Innanzitutto i Governi potrebbero allentare la pressione sui conti pubblici, diventando più chiari e selettivi nella definizione dei servizi offerti dalla sanità pubblica, incoraggiando meccanismi di controllo dei costi attraverso l’intervento di “terzi pagatori”, migliorando le modalità con cui i medicinali sono “prezzati” (ad esempio tramite l’utilizzo maggiore di farmaci generici).
Nel report, inoltre, si raccomanda:

  • di stabilire chiari obiettivi di spesa, individuando metodologie che ne permettano un monitoraggio costante e, se necessario, misure correttive automatiche in caso di superamento dei target;
     
  • di introdurre le cosiddette “tasse sul vizio” (come le imposte sui tabacchi e sull’alcool), che rappresenterebbero una sorta di "tassa di scopo", con il vantaggio di far finanziare la spesa sanitaria a quei gruppi di cittadini che, con maggiore probabilità, sono destinati a usufruire del relativo servizio;
     
  • di introdurre incentivi all’assicurazione sanitaria privata. Anche in questo caso ci sarebbe il vantaggio di favorire una sorta di "discriminazione positiva" della popolazione, incentivando comportamenti più corretti;
     
  • investire maggiormente nella promozione di stili di vita corretti e nella prevenzione delle malattie.