INCENTIVI FISCALI E SCELTE IN MATERIA DI RISPARMIO PREVIDENZIALE IN ITALIA
“Fiscal incentives and saving behavior for retirement: evidence from Italy ("Tax incentives and individual pension saving choiches in Italy”) Working Paper Series 2/15
Antonio SALERA
ASSICURAZIONI GENERALI
www.generali.com
Dopo le numerose riforme introdotte negli ultimi due decenni, in Italia il sistema pensionistico pubblico è diventato molto meno generoso rispetto al passato, rendendo indispensabile lo sviluppo di un sistema di previdenza complementare. Tuttavia, nonostante gli incentivi fiscali riconosciuti dal legislatore, la previdenza complementare in Italia non si è ancora pienamente sviluppata.
Attraverso tecniche di analisi quantitativa applicate al database della Statistica sul Reddito e le Condizioni di Vita (IT-SILC) per il 2010, l’Autore ottiene conferma che pochi soggetti contribuiscono al sistema e un numero ancora minore sfrutta appieno i benefici fiscali riconosciuti dalla legge.
L’analisi dimostra che i risparmiatori italiani, nella loro valutazione di tali incentivi, sono influenzati da un’ampia serie di fattori.
Di conseguenza, esiste spazio a disposizione dei decisori pubblici e privati per promuovere lo sviluppo della previdenza privata agendo proprio sugli elementi in base ai quali i risparmiatori prendono le loro decisioni.
Nella prima parte del paper, dopo una breve rassegna sulla struttura delle componenti pubbliche e private del sistema pensionistico in alcuni paesi esteri, si descrive il sistema italiano e gli incentivi fiscali per la previdenza complementare. Nella seconda sezione è descritto il database e il modello statistico utilizzato per stimare gli effetti degli incentivi fiscali sui comportamenti dei singoli risparmiatori, mentre la terza identifica i fattori che incidono sulla scarsa efficacia di tali incentivi, distinguendo tra quelli attribuibili a un modello di razionalità classica a quelli ascrivibili a un modello di razionalità limitata.
La quarta sezione, infine, elenca le leve attraverso le quali i decisori pubblici e privati possono rilanciare il settore delle pensioni private: informazione, educazione finanziaria, contenimento dei rischi, riduzione della selezione avversa.