Panorama Assicurativo Ania

🇪🇸 Assicurazione malattia

L’ASSICURAZIONE MALATTIA IN SPAGNA. UN APPROFONDIMENTO DI “REVUE RISQUES”

“L’assurance santé en Espagne” REVUE RISQUES n. 101, Marzo 2015

Jean-Pierre DANIEL


FFSA – FÉDÉRATION FRANÇAISE DES SOCIÉTÉS D’ASSURANCES
http://www.ffsa.fr/webffsa/risques.nsf/html/listeetsommairesdispo


REVUE RISQUES Link al SOMMARIO del n. 101


“Revue Risques”(1) ha recentemente pubblicato un articolo dedicato alle assicurazioni malattia in Spagna.

L’Autore evidenzia che la realtà spagnola, accanto a un sistema sanitario pubblico “universale” di cui beneficiano tutti i residenti sul territorio nazionale, è caratterizzata dalla consolidata presenza di un sistema privato di assicurazione malattia, di natura “sostitutiva” rispetto a quello statale. Il mercato privato risponde alla diffusa esigenza di prestazioni sanitarie  considerate “marginali” (più precisamente, “non vitali”) entro tempi ragionevoli: una tipologia di prestazioni che risulta essere  fornita  – di norma – con lunghi tempi di attesa dal servizio pubblico.

Attraverso il sistema della “asistencia sanitaria”, pertanto, l’impresa assicuratrice fornisce un’estesa rete di medici, laboratori d’analisi, specialisti, ospedali “convenzionati”, presso i quali la prestazione risulta priva di qualsiasi onere per l’assicurato e viene direttamente pagata dall’assicuratore. Se la scelta ricade invece su medici e strutture sanitarie al di fuori di tale “rete convenzionata”, resta a carico del paziente una franchigia compresa tra il 10% e il 20% dell’ammontare pagato per la prestazione (sistema del “reembolso”).

Attualmente, tuttavia, cominciano a palesarsi alcuni limiti di questo sistema e gli assicuratori stanno cercando di sperimentare soluzioni di complementarietà tra offerta pubblica e privata.
Nel caso della “asistencia sanitaria”, in particolare (che ha il ruolo preponderante nel sistema, rispetto al “reembolso”), i risultati tecnici non sono particolarmente brillanti, mentre i premi (già elevati, in valori assoluti) non possono essere ulteriormente aumentati in un Paese ove – in teoria – i cittadini pagano già l’assistenza sanitaria attraverso la tassazione generale. Si aggiunge poi il problema della stagnazione del numero degli assicurati (tendenza consolidata già da diversi anni), che sottopone le imprese a una pressione competitiva molto elevata.

In tale contesto, diverse imprese assicuratrici hanno iniziato a immettere sul mercato prodotti che si basano su una collaborazione pubblico/privato per coprire adeguatamente tutte le esigenze degli assicurati. A titolo di esempio, l’assicurazione privata tende a farsi carico delle cure ospedaliere di chi risiede in campagna: si tratta di realtà in cui l’accesso agli ospedali è più difficile e dove il settore privato permette di “snellire i tempi”; per contro, è lasciata al settore pubblico l’assistenza fornita dal medico di famiglia (di più semplice reperimento in una realtà di paese).

Una soluzione innovativa, inoltre, è rappresentata dall’ingresso degli operatori privati nella gestione delle strutture ospedaliere pubbliche. Ciò si traduce in un’operazione commerciale vantaggiosa per le compagnie, in quanto offre loro maggiore visibilità e l’opportunità di contenere i costi (visto che il personale operante nella struttura sanitaria viene remunerato direttamente dall’impresa); si tratta di un’esperienza già nota in Francia, tramite le “cliniques mutualistes”.
E’ una soluzione che andrebbe incontro alle esigenze sanitarie future, anche in vista del crescente invecchiamento della popolazione: cioè quelle di un sistema basato su un’assistenza complementare e privata che si affianca a un sistema sanitario pubblico, incaricato dell’assistenza di base per tutti i cittadini.

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 (1) Rivista fondata più di un trentennio fa sotto l’egida di FFSA, la Federazione francese delle imprese assicuratrici.