Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Diritto assicurativo, Informativa pre-contrattuale

I DOVERI DI INFORMAZIONE PRECONTRATTUALE NEL DIRITTO ASSICURATIVO. UN'ANALISI COMPARATISTICA

"Informed insurance choice? The Insurer’s pre-contractual information duties in general consumer insurance" EE Publishing - 2015 ISBN 978-1- 78471-751-3, pp.1-325

Leander D. LOACKER


EE - EDWARD ELGAR PUBLISHING
http://www.e-elgar.com/


Link alla PAGINA DI PRESENTAZIONE DEL VOLUME


Tra le opere 2015 della collezione Edward Elgar Publishing è apparso il volume di Leander D. Loacker  "Informed Insurance Choice? The Insurer’s pre-contractual information duties in general consumer insurance".

Come rivela il titolo, l’Autore affronta il tema dei doveri di informazione nel diritto assicurativo. Si tratta di argomento certamente cruciale nella materia assicurativa e, per questa ragione, ampiamente scandagliato dalla letteratura giuridica italiana ed estera. L’abbondanza di produzione scientifica -  come ben noto - generalmente rappresenta un buon punto di partenza per il ricercatore ma, allo stesso tempo,  rischia di svilire la componente creativa e speculativa dell’autore, obbligato a destreggiarsi nella ricostruzione storico-dogmatica di un dato concetto.
Nel caso di Loacker, occorre subito dire che  questo rischio è superato sia per la completezza del percorso espositivo dell’Autore, sia in quanto il volume rappresenta un’opera monografica first class (come l’ha definita lo stesso Malcolm Clarke che ne offre una prefazione) e, come tale, si distingue nel quadro delle numerose pubblicazioni dedicate al tema dei doveri di informazione nel rapporto assicurativo per almeno due motivi: per l’ampiezza dei “modelli” considerati e per il metodo.

Innanzitutto, la prospettiva assunta  - volta all’analisi comparatistica dei sistemi giuridici attuali (in particolare i sistemi tedesco e inglese, nonché le regole di provenienza europea) - risulta affiancata dalla valutazione di progetti di soft law e di leggi opzionali; è compresa, in particolare, l’analisi dei PEICL (ossia i Principles of European Insurance Contract Law), che rappresentano nell’insieme della loro Parte generale, così come nella Parte Speciale (di recente pubblicazione, nel 2015, a cura di H. Heiss e ad opera dell’editore Sellier), l’esempio più completo e accreditato di restatement della materia contrattuale assicurativa, oggetto di attenzione da parte dello stesso legislatore europeo.   

L’approccio più tradizionale - ossia quello fondato sull’applicazione diacronica del concetto di good faith - viene comparato con il Treu und  Glauben tedesco, per poi deviare verso le proposte più recenti, che connotano i doveri di informazione e che si delineano attorno a formule prevalentemente standardizzate; in quest’ottica, come pone in luce l’Autore, il ruolo della componente interpretativo-creativa del formante giurisprudenziale rischia di essere fortemente compressa ed è proprio da questa constatazione che l’analisi di Loacker mira ad indagare se vi siano segnali di un affrancamento della case law dalla tentazione delle formule precostituite, per arrivare ad un recupero della dimensione individuale e individualizzata dell’informativa, specialmente nei confronti del cliente che si assicura.

Anche a questo proposito l’apertura verso l’analisi delle soluzioni proposte dai PEICL, come formula di optional law, rappresenta un terreno sperimentale di grande interesse. In tale contesto viene dato ampio spazio all’individuazione delle sanzioni di natura contrattuale che sono previste a fronte della violazione dei doveri di informazione, e ciò in ottica bilaterale, ossia laddove i doveri siano violati dagli assicuratori e dagli intermediari, ma anche nei casi di reticenza e/o omissioni da parte di contraenti e assicurandi.

Quanto al metodo, occorre sottolineare come tanto nella comparazione tra modelli così come nella parte più speculativa dell’opera (ove l’Autore propone le proprie valutazioni, nonché i suggerimenti e le critiche in merito alle prospettive dei doveri di informazione) le soluzioni  siano esaminate -  ovvero proposte - alla luce del factual approach e di un'analisi costi-benefici che,  pur muovendo dal testo normativo o dalla soluzione di case law presente, tende a valutare quali possano essere gli impatti di medio periodo; sino alla verifica di quanto la disillusione dell’interprete di fronte alle soluzioni proposte sia fondata o sia, piuttosto, frutto di un contesto di critica ormai intrinsecamente ostile alla regolazione eteronoma (normativa o giurisprudenziale) di tali doveri.

(Diana CERINI)