Panorama Assicurativo Ania

Assicurazione vita, Fondi pensione, Solvibilità

BASSI TASSI DI INTERESSE, RISCHIO PER LA STABILITÀ DI FONDI PENSIONE E ASSICURAZIONI VITA: OCSE

“Low interest rates threaten solvency of pension funds and insurers”


OECD-ORGANISATION FOR ECONOMIC CO-OPERATION AND DEVELOPMENT
http://www.oecd.org


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I bassi tassi di interesse minacciano la stabilità di lungo termine di fondi pensione e assicuratori vita: questo è quanto segnala l’OCSE nel report Business and Finance Outlook 2015, che approfondisce i riflessi dell’attuale contesto di bassi tassi di interesse e di politica monetaria estremamente "accomodante" sulle strategie di investimento dei principali gestori della previdenza complementare.

Il maggior motivo di preoccupazione, secondo l’Organizzazione parigina, deriva dal fatto che fondi pensione e assicuratori vita -  nella loro ricerca di maggiori rendimenti -  possano decidere di esporsi eccessivamente in attivi ad alto rischio.

Il dilemma da risolvere è dunque quello di contemperare due esigenze: da un lato, far fronte alle conseguenze dell’evoluzione demografica, ossia gestire efficientemente il rischio di longevità; dall’altro, ricercare una migliore allocazione delle risorse, che permetta di aumentare i rendimenti tenendo sotto controllo i rischi finanziari.

Un rischio specifico segnalato nel report OCSE è quello conseguente alla strategia (adottata da alcuni fondi e da alcune imprese di assicurazione)  di accrescere la redditività per i propri azionisti aumentando i dividendi e procedendo a operazioni di “buy-back”: queste strategie, commenta l’OCSE, non vanno nella direzione di favorire gli investimenti produttivi e la crescita economica.

Gli attivi gestiti dai fondi pensione cresceranno nei prossimi cinque anni del 26%, passando da 28.400 miliardi di dollari a 35.800 miliardi; le assicurazioni vita aumenteranno gli attivi da 28.200 miliardi a 37.700 miliardi (+33%); i fondi comuni, infine, passeranno da 33.400 miliardi a 46.100 miliardi (+38%).

Il report OCSE analizza, infine, il fenomeno dello shadow banking e gli effetti delle riforme finanziarie post-crisi sulla crescita economica. Rimane ancora molto da fare perché i mercati finanziari tornino a valutare correttamente i rischi (oggi sottovalutati) e perché il sistema finanziario riacquisti la sua capacità di resistere agli shock.

Gli altri capitoli del report OCSE, che è disponibile a pagamento sul sito dell’organizzazione, sono relativi al finanziamento delle PMI e alle politiche per uno sviluppo della competitività dei mercati finanziari a livello mondiale.