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EUROSTAT: AGGIORNAMENTO “HEALTH IN THE EUROPEAN UNION – FACTS AND FIGURES”

Health in the European Union – facts and figures


EUROSTAT
http://ec.europa.eu/eurostat


PAGINA DI PRESENTAZIONE e LINK AI DATI

"Healthy Life Years Statistics" (DETTAGLIO)


L’Ufficio statistico europeo, EUROSTAT, ha recentemente aggiornato (al 2013) alcune statistiche che fanno parte di “Health in the European Union”, il rapporto statistico sulle condizioni di salute in Europa.

Speranza di vita, aspettative di buona salute.

Nell’UE-28, il dato 2013 sull’ “aspettativa di vita in buona salute” è pari a 61,4 anni per gli uomini e a 61,5 anni per le donne, pari al 79% e al 74% delle rispettive speranze di vita.

Secondo i dati di EUROSTAT, vi sono notevoli differenze fra gli Stati membri dell’UE per quanto attiene alla qualità della vita “in buona salute” della popolazione, così come – in generale – in termini di speranza di vita.

Secondo alcune valutazioni (2013), la speranza di vita alla nascita degli individui di sesso maschile è compresa tra un minimo di 68,5 anni in Lituania e 80,3 anni in Italia. Un simile confronto per le donne indica che il livello più basso si riscontra in Bulgaria (78,6 anni) e quello più elevato in Spagna (86,1).

Quanto all’ “aspettativa di vita in buona salute”, per gli uomini il range è compreso tra 51,7 anni (Lettonia) e 71,6 anni (Malta), mentre per le donne  gli stessi dati corrispondono a 54,2 (Lettonia) e 72,7 anni (Malta).

Principali patologie, cause di morte.

I dati EUROSTAT (riferiti in questo caso al 2011) indicano, secondo le attese, che la maggior mortalità tra i cittadini europei si riscontra tra gli “over 65”; in questa fascia d’età, infatti, si colloca l’80,9% dei decessi nella UE-28 (si tratta di circa 3,9 milioni di individui).

Per quanto attiene alle cause di morte relative agli ultrasessantacinquenni, dal rapporto EUROSTAT risulta che nell’UE-28 le patologie circolatorie rappresentavano la principale causa di morte (cardiopatie ischemiche e malattie cerebrovascolari: 42% sul totale), seguite da quelle tumorali (24%).

Le tendenze si invertono per la popolazione al di sotto dei 65 anni, ove tra le cause di mortalità incide maggiormente il peso delle patologie di natura oncologica (37%) rispetto a quelle di natura circolatoria (22%).