Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Alluvioni

RISCHIO ALLUVIONE IN EUROPA: +200% ENTRO LA FINE DEL SECOLO?

"Flood damages in EU to increase 200% by the end of the century, scientists warn” – THE CARBON BRIEF L. ALFIERI, P. BUREK, L. FEYEN, and G. FORZIERI, “Global warming increases the frequency of river floods in Europe” (HYDROLOGY AND EARTH SYSTEM SCIENCES) “Collaborative Research Priorities for the Environment Agency 2015 to 2019” – UK ENVIRONMENT AGENCY


THE CARBON BRIEF
http://www.carbonbrief.org/about/

GOV.UK
https://www.gov.uk/


THE CARBON BRIEF - Flood damages in EU to increase 200% by the end of the century, scientists warn

Global warming increases the frequency of river floods in Europe (HYDROLOGY AND EARTH SYSTEM SCIENCES)

GOV.UK - Collaborative Research Priorities for the Environment Agency 2015 to 2019


E’ fonte di sempre più acceso dibattito il tema delle conseguenze dei mutamenti climatici in atto (global warming) e, in particolare, degli aspetti legati all’aumento del rischio di calamità naturale (soprattutto alluvioni) per il continente europeo.
I risultati di alcuni recenti studi indicano che la frequenza delle esondazioni “estreme” dei fiumi (fenomeno che, attualmente, si verifica ogni 100 anni circa) potrebbe raddoppiare nei prossimi trent’anni; i danni subiti da persone e proprietà, come pure quelli di natura geologica, potrebbero aumentare, in media, del 200% entro la fine del secolo.

Mantenendo invariate le attuali emissioni di inquinanti, sarà difficile contenere l’aumento globale delle temperature entro la soglia dei 2°C(1); in tale contesto, entro la fine del secolo le precipitazioni tenderanno a diminuire nei paesi del sud Europa, mentre aumenteranno nelle aree geografiche più settentrionali. In alcune regioni montuose d’Europa aumenterà lo scioglimento delle calotte nevose e, nel complesso, la portata d’acqua dei maggiori fiumi europei potrebbe aumentare del 73% entro il 2080 (+8% rispetto al 1990).  

Nel Regno Unito, l’Agenzia per l’Ambiente ha indicato, in un recente report, alcune priorità ai fini del contenimento degli effetti del global warming (e dei rischi ad esso correlati). In particolare:

  • AGRICOLTURA: contenimento dell’urbanizzazione e dell’inquinamento delle falde acquifere, utilizzo “sostenibile” dei terreni agricoli;
     
  • ENERGIA: sviluppo di fonti di energia “pulita” e rinnovabile, senza conseguenze per l’ambiente;
     
  • INDUSTRIA: promuovere uno sviluppo economico sostenibile, valutazione dei rischi connessi alla chimica e alle nanotecnologie, identificare e valutare l’impatto delle fonti di inquinamento atmosferico;
     
  • RIFIUTI: favorire lo sviluppo di una “cultura del riciclo” e la corretta gestione dei rifiuti;
     
  • RISORSE IDRICHE: valutare disponibilità e corrette modalità di gestione delle risorse;
     
  • ALLUVIONI: è essenziale gestire il rischio di erosione delle coste; sviluppare una cultura del rischio in vista di eventi futuri e ai fini di ridurre gli impatti per persone e cose; ridurre eventuali ostacoli e barriere (di natura tecnica, economica, normativa, istituzionale) che impediscano l’adozione di efficaci misure di contenimento;
     
  •  RICERCA, TECNOLOGIA, INNOVAZIONE: permettono di sostenere lo sviluppo di un decision-making di maggiore efficacia, di agire secondo criteri di cost-effectiveness, di contenere gli impatti.

________________________________

(1) Sull’argomento, si veda anche: Roz PIDCO0CK, “What happens if we overshoot the two degree target for limiting global warming?”,  THE CARBON BRIEF, Dec. 10th, 2014
http://www.carbonbrief.org/blog/2014/12/what-happens-if-we-overshoot-the-two-degree-target-for-limiting-global-warming/